Gli appuntamenti di domenica e lunedì:
ROMA – lunedì 9 maggio ore 15, Piazza SS. Apostoli
LONDRA – domenica 8 maggio ore 16 locali, Rally in Support of Ukraine #SaveMariupol, 10 Downing Street
TORINO – lunedì 9 maggio ore 18, Piazza Palazzo di Città
BOLOGNA – lunedì 9 maggio ore 18, Memoriale della Shoah, ponte di via Matteotti
Le bandiere dell’UE e dell’Ucraina insieme a rappresentare il futuro di pace che vogliamo.Il 9 maggio è la giornata che l’Unione europea ha scelto per celebrare la cooperazione tra le nazioni europee, per scongiurare nuovi conflitti e assicurare al popolo europeo pace, democrazia e benessere. Ma oggi l’Europa è di nuovo devastata da una tragica guerra, con la Russia che ha aggredito e invaso l’Ucraina. Per questo, proprio oggi, occorre proseguire sulla strada di una federazione europea.Ecco perché il fine settimana del 9 maggio – da venerdì 6 a lunedì 9 – Radicali Italiani lancia una mobilitazione in occasione della festa dell’Europa (Presto tutti i dettagli).
Chi, come noi, da sempre chiede che si costruisca un’Europa federale – che metta in comune le politiche estera e di difesa, energetica e sanitaria, fiscale e di welfare – oggi non può che ribadire questa richiesta alla politica italiana ed europea. Se non adesso, quando? Ora che il “nuovo ordine” promosso con le armi da Vladimir Putin, che sta massacrando il popolo ucraino sotto gli occhi del mondo, minaccia libertà e diritto alla vita, serve il coraggio che per decenni non si è avuto. Dobbiamo mobilitarci per concretizzare il sogno federalista europeo. Dobbiamo far crescere l’UE, favorendo l’ingresso immediato dell’Ucraina, per supportare la sua resistenza e dare un nuovo ombrello di protezione alla frontiera europea.
Durante la mobilitazione, che vedrà per le vie e le piazze delle nostre città dirigenti e militanti di Radicali Italiani insieme alle forze politiche e sociali che vorranno esserci, sventoleranno le bandiere dell’UE e dell’Ucraina: bandiere che rappresentano la libertà, la democrazia e un futuro di pace per l’Europa, contro chi – il capo del Cremlino in testa – sta tentando di far ricadere l’intero Continente in un passato che molti si illudevano non sarebbe tornato.
Sarà di nuovo l’occasione per rilanciare e dare corpo e forza all’iniziativa “Putin all’Aja!”, perché non ci sarà pace duratura senza giustizia, e per questo occorre arrivare al più presto all’incriminazione di Vladimir Putin dinanzi alla Corte Penale internazionale, affinché risponda dei crimini di guerra e contro l’umanità di cui si sta direttamente macchiando.E allora, che la festa dell’Europa sia festa di libertà, per noi e per l’Ucraina!