“Quella di Buonafede è una legge giustizialista che lede lo stato di diritto, esponendo i cittadini al ‘fine processo mai’: la previsione di misure correttive o una successiva riforma della giustizia non sono solo illogiche, ma anche dannose. Per ridurre il peso della lentezza dei processi occorre intervenire a monte e in modo organico, depenalizzando i reati minori, promuovendo i riti alternativi, utilizzando in modo più efficiente le risorse disponibili.
Agire in ordine inverso, partendo da una misura che ha come effetto quello di minare i diritti dei cittadini e di allungare i tempi della giustizia, per poi cercare di correre ai ripari con interventi successivi, è inaccettabile. Il nostro è un no senza se e ma” dichiara l’avvocato Giulia Crivellini, Tesoriera di Radicali Italiani.
09 gennaio 2020