“Dopo aver ammesso che il divieto sulla cannabis light era insostenibile, il centrodestra oggi scappa dalla realtà e ritira l’emendamento che avrebbe riportato un minimo di razionalità. Prima hanno provato a giustificare la marcia indietro, travolti dall’imbarazzo di un proibizionismo grottesco; poi, incapaci di reggere la figura fatta, hanno ceduto all’ideologia più cieca. Risultato: vendere infiorescenze di una sostanza non drogante rimarrà un reato. Una follia che inchioda il Paese a una norma scientificamente ridicola – afferma Filippo Blengino, Segretario di Radicali Italiani -. La verità è semplice – prosegue -: avevano capito di aver scritto una norma che sarebbe stata dichiarata incostituzionale con ogni probabilità. Poi la paura di essere smascherati ha prevalso. E a farne le spese continueranno a essere commercianti, lavoratori e cittadini trattati come criminali per una sostanza che non ha alcun effetto psicoattivo. Se la politica abdica, resta una sola strada: la disobbedienza civile. Nei tribunali, attraverso le azioni che ho intrapreso in questi giorni a Torino, porteremo le nostre ragioni e quelle del diritto. Convinti che, prima o poi, si porrà fine a questa regressione autoritaria – conclude Blengino.”

