Deputati e Senatori che vogliono sottoscrivere l’appello possono comunicarlo a info@radicali.it.
Il recente intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciato in occasione dell’incontro con una rappresentanza della Polizia Penitenziaria, chiama ciascuno di noi, membri del Parlamento, a una responsabilità diretta. La condizione carceraria italiana, da troppo tempo, è intollerabile. Non è più tempo di constatazioni o rinvii: è il momento dell’azione.
Il monito del Presidente Mattarella si inserisce nella tradizione alta delle Istituzioni repubblicane, nel solco del messaggio alle Camere del Presidente Napolitano (2013) e nel ricordo delle parole di Giovanni Paolo II a Regina Coeli, quando ci esortò a non confondere giustizia e vendetta.
Troppe volte ci siamo recati nelle carceri nell’ambito della nostra funzione ispettiva. Ma se a questa non segue una concreta assunzione di responsabilità legislativa, quel gesto rischia di trasformarsi in un rituale vuoto. Dobbiamo sì tornare nelle carceri, ma per annunciare l’inizio di una stagione nuova, di riforma, di vita.
Il sovraffollamento e il degrado del sistema penitenziario derivano da un disallineamento strutturale tra la produzione normativa e le reali capacità del sistema penale. Si continuano a prevedere pene detentive senza garantire condizioni costituzionalmente accettabili per la loro esecuzione. E a pagarne il prezzo sono sempre i più fragili: i detenuti, gli agenti, gli operatori.
Oggi, come parlamentari della Repubblica, ci impegniamo a sostenere con urgenza ogni iniziativa utile ad affrontare in modo serio e immediato l’emergenza carceraria, anche prima della pausa estiva. Come ad esempio la proposta di legge per l’estensione della liberazione anticipata, o altre misure che consentirebbero una riduzione equilibrata e controllata della popolazione detenuta, nel pieno rispetto della legalità e della sicurezza.
L’emergenza carceraria non va in ferie. E nemmeno noi.