Mozione generale
Il Comitato nazionale, riunitosi a Roma l’1 e 2 marzo 2025, rende omaggio ad Andrea Tamburi, militante radicale, nel trentunesimo anniversario dalla sua scomparsa in Russia, in circostanze mai chiarite.
La sua battaglia lo aveva portato a indagare un male profondo, sepolto sotto le macerie dell’Unione Sovietica, pronto a risorgere sotto le spoglie del regime criminale di Vladimir Putin. Andrea Tamburi prima e Antonio Russo poi avevano compreso una verità scomoda, la stessa per cui sono stati assassinati e che oggi si manifesta come una realtà terribile davanti ai nostri occhi: la tirannia non era stata sconfitta, ma si preparava a mutare, ad avvelenare dall’interno la democrazia. Credevamo che il mondo si avviasse verso la fine della storia, che il trionfo della libertà fosse inevitabile. Ci sbagliavamo. Oggi, quell’ombra che pensavamo dissolta è tornata, ha contagiato la democrazia ed è cresciuta consumandola dall’interno.
Premesso che
Davanti all’inaudita stretta di mano tra Trump e Putin, che suggella un patto di ferro per distruggere la democrazia e spartirsi il mondo libero, i Paesi europei devono trovare il coraggio di compiere quel salto che era necessario trent’anni fa ed è stato evitato per troppo tempo. Gli Stati Uniti d’Europa non possono attendere e sono una necessità non solo per far sopravvivere l’Europa, ma anche la democrazia stessa e tutto ciò che rappresenta. L’Europa unita doveva essere un antidoto alla guerra e alla violenza come strumento di risoluzione dei conflitti, ma oggi è troppo debole e ancora divisa per poter adempiere al suo scopo esistenziale.
Mentre la stretta di mano tra Trump e Putin suggella un nuovo patto di spartizione del mondo libero, l’Europa resta debole e divisa. Doveva essere l’antidoto alla guerra, ma senza un passo deciso verso gli Stati Uniti d’Europa, rischia di diventare la sua prossima vittima. Intanto la stretta degli autoritarismi si rafforza in tutto il mondo.
La repressione interna di Putin si è intensificata costantemente, con un aumento significativo dei prigionieri politici e una crescente limitazione delle libertà fondamentali.
Il regime di Alexander Lukashenko in Bielorussia continua a reprimere brutalmente l’opposizione politica e la società civile. Le elezioni presidenziali del 26 gennaio 2025 sono state caratterizzate da gravi violazioni dei diritti umani, con oltre 65.000 persone arrestate e più di 1.700 organizzazioni civiche non-profit chiuse dal 2020.
In Cina continua la repressione del dissenso interno attraverso gli strumenti della sorveglianza e del controllo, limita le libertà personali e soffoca le minoranze come quella degli uiguri, mentre manifesta in modo sempre più aggressivo le sue mire su Taiwan.
A tre anni dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, l’Ucraina continua a subire gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, con azioni che equivalgono a crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Nonostante ciò, il popolo ucraino continua la sua strenua resistenza, dimostrando al mondo che esiste ancora qualcuno disposto ad ergersi contro l’oppressione della democrazia e delle libertà.
Con il deterioramento delle prospettive di pace in Medio Oriente a seguito dei temporanei accordi di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, assistiamo con profonda preoccupazione all’escalation di violenza che continua a mietere vittime civili da entrambe le parti. Le soluzioni proposte dalla nuova amministrazione americana si allontanano dalla visione ‘due popoli-due Stati’ sostenuta in precedenza, senza offrire alternative concrete che rispettino i diritti umani fondamentali e il diritto internazionale. Visto il protrarsi del conflitto ribadiamo la necessità di proteggere i civili, garantire l’accesso agli aiuti umanitari, e perseguire una soluzione diplomatica che riconosca sia il diritto di Israele alla sicurezza sia il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, nel pieno rispetto delle risoluzioni ONU e del diritto internazionale umanitario.
La propaganda russa continua a influenzare negativamente le democrazie occidentali, diffondendo disinformazione e cercando di minare la coesione dell’Unione Europea e dei suoi valori fondamentali e il nostro tavolo transnazionale continuerà a denunciarlo.
In Italia, il governo Meloni prosegue sulla strada già intrapresa per implementare un modello illiberale: guerra ai diritti, protezione di lobby e corporazioni, indebolimento delle istituzioni democratiche.
La popolazione carceraria italiana è aumentata da 54.000 a oltre 61.500 detenuti negli ultimi due anni, causando un sovraffollamento insostenibile che si aggiunge all’incremento dei suicidi tra i detenuti. Le carceri minorili sono particolarmente colpite, con un aumento significativo dei giovani detenuti a seguito del Decreto Caivano, mettendo in evidenza le contraddizioni del sistema di giustizia minorile.
Il governo italiano ha avviato riforme del sistema processuale penale attraverso la legge delega del 27 settembre 2021, n. 134, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del processo penale e garantire una giustizia più rapida ed efficace.
La pandemia di Covid-19 ha esacerbato le problematiche legate alla salute mentale, con un aumento dei disturbi psicologici nella popolazione. Tuttavia, le risorse destinate ai servizi di salute mentale rimangono insufficienti, con carenze di personale e finanziamenti inadeguati.
La partecipazione democratica in Italia è limitata da strumenti come il quorum per i referendum non proporzionato alla partecipazione elettorale degli ultimi dieci anni e l’esclusione dei giovani dai 16 ai 18 anni dal diritto di voto, e l’esclusione dei giovani fino ai 25 dal diritto di elettorato passivo per il parlamento italiano ed europeo, evidenziando la necessità di riforme per ampliare la partecipazione dei cittadini alla vita politica.
La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum Cittadinanza, promosso da Più Europa insieme a Radicali Italiani e ad altre realtà, che propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto per ottenere la cittadinanza italiana.
Ribadisce che
la libertà è motore dello sviluppo umano. Oggi, difenderla significa agire su più fronti: dalla costruzione di una Federazione Europea alla riforma delle istituzioni globali, come l’ONU, ormai ostaggio di regimi autoritari. L’idea di una Organizzazione Mondiale delle Democrazie non è più un’opzione, ma una necessità.
Serve una giustizia internazionale forte e coerente. La Corte Penale Internazionale, nata anche grazie a Emma Bonino, va difesa senza ambiguità: le sue decisioni valgono per Putin come per Netanyahu, per Almasri come per qualsiasi altro leader accusato di crimini.
La propaganda russa continua a essere un veleno che inquina la nostra democrazia. Il nostro tavolo transnazionale si impegna a denunciarla con forza, smascherando le menzogne del Cremlino e promuovendo una corretta informazione.
Negli ultimi due anni, la popolazione carceraria è passata da 54.000 a oltre 61.500 detenuti, causando un sovraffollamento insostenibile e un incremento dei suicidi. Le carceri minorili sono particolarmente colpite, con un aumento significativo dei giovani detenuti a seguito del Decreto Caivano, evidenziando le carenze del sistema di giustizia minorile.
Nonostante vada nella direzione opposta rispetto all’approccio adottato sulla giustizia dal Governo, la riforma Nordio, per quanto riguarda l’attuazione della proposta della separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente, rappresenta un passo avanti rispetto al raggiungimento di una giustizia giusta nel nostro Paese.
La pandemia ha esacerbato le problematiche legate alla salute mentale, con un aumento dei disturbi psicologici nella popolazione. Tuttavia, le risorse destinate ai servizi di salute mentale rimangono insufficienti, con carenze di personale e finanziamenti inadeguati.
In Italia, strumenti come il quorum per i referendum e l’esclusione dei giovani sotto i 18 anni dal diritto di voto limitano la partecipazione dei cittadini alla vita politica, evidenziando la necessità di riforme per ampliare la partecipazione democratica.
Difendere la libertà oggi significa agire su più fronti: dalla costruzione degli Stati Uniti d’Europa alla riforma delle istituzioni globali, come l’ONU, ormai ostaggio di regimi autoritari. L’idea di una Organizzazione Mondiale delle Democrazie non è più un’opzione, ma una necessità.
La Giustizia internazionale resta l’unica alternativa alla violenza tra le nazioni, quest’ultima va tuttavia riformata e rafforzata. La Corte Penale Internazionale, nata anche grazie a Emma Bonino, va difesa senza ambiguità: le sue decisioni sono legittime e devono essere rispettate dai Paesi che si riconoscono nel suo Statuto, senza ambiguità.
Le carceri sovraffollate, i suicidi in aumento e il giustizialismo selettivo richiedono risposte concrete come amnistia e indulto. La giustizia minorile è al collasso: il Decreto Caivano ha aggravato un’emergenza già insostenibile. È necessario visitare tutti gli Istituti Penali Minorili d’Italia, portando avanti la battaglia per l’abolizione dei minorili e per misure alternative che garantiscano un vero reinserimento.
Dopo il Covid, i disturbi psichiatrici tra giovani e giovanissimi sono aumentati esponenzialmente, ma il sistema non è attrezzato per affrontarli. L’obiettivo è una piattaforma di proposte per la salute mentale, partendo dal sostegno alle proposte di legge promosse dall’associazione Diritti alla Follia di riforma del TSO e dell’amministrazione di sostegno, strumenti oggi abusati e spesso lesivi dei diritti fondamentali.
La Nonviolenza rimane uno strumento potente e straordinario di lotta politica che deve essere attualizzato per tornare ad incidere nella politica nazionale e transnazionale.
Impegna gli organi dirigenti a
1. Promuovere e sostenere iniziative di cooperazione tra le municipalità italiane e ucraine, favorendo scambi culturali, economici e sociali per contribuire alla ricostruzione e al rafforzamento delle comunità locali.
2. Partecipare, nonostante le recenti restrizioni imposte dal governo ungherese, attivamente al Pride di Budapest, in solidarietà con la comunità LGBTQIA+ locale e in difesa dei diritti civili fondamentali.
3. Sostenere attivamente il “Referendum Cittadinanza“ per la riduzione del periodo di residenza necessario all’ottenimento della cittadinanza italiana, informando e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza di una riforma.
4. Supportare l’approvazione della proposta di legge “Articolo 16” per una nuova mobilità, che introduce il concetto di “trasporto al pubblico”, al fine di garantire una maggiore libertà di scelta e mobilità ai cittadini, migliorando l’efficienza dei servizi di trasporto non di linea.
5. Visitare tutte le carceri minorili italiane entro metà aprile, con l’obiettivo di monitorare le condizioni detentive e pubblicare report dettagliati per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle problematiche riscontrate.
6. Intensificare gli sforzi per contrastare la propaganda e le fake news di origine russa, collaborando con istituzioni e organizzazioni europee per promuovere una corretta informazione e la resilienza democratica.
7. Sostenere le proposte di legge promosse dall’associazione “Diritti alla follia” e la proposta di legge “Zuncheddu”.
8. Istituire un tavolo di lavoro per l’elaborazione di proposte di iniziativa nonviolenta, a partire dalle disobbedienze civili.
9. Partecipare a iniziative, piazze o manifestazioni che promuovano l’idea degli Stati Uniti d’Europa e il supporto al popolo ucraino, contribuendo all’organizzazione di un grande momento di mobilitazione popolare per promuovere l’unità europea.
10. Sviluppare una campagna iscrizioni con l’obiettivo di raggiungere l’obiettivo degli 800 iscritti nel 2025 e 1000 nel 2026.
11. Ridare impulso all’iniziativa dell’intergruppo parlamentare “United for Ukraine Italia” di sostegno alla causa del popolo ucraino, per dare slancio all’intervento parlamentare di sostegno alla causa ucraina, soprattutto in risposta alla necessità di un posizionamento più chiaro dell’Italia sulla questione a seguito del cambiamento della linea degli Stati Uniti.
12. A partire dal lavoro comune con Più Europa, sviluppare forme di collaborazione e dialogo costanti con soggetti politici che condividano l’idea della libertà come principale motore dello sviluppo umano, della democrazia liberale come orizzonte da perseguire, della nonviolenza come metodo di contrasto all’autoritarismo dilagante, che abbiano come obiettivo lo sviluppo di iniziative che mettano al centro le idee comuni, in particolare la visione di una pace giusta, e la prospettiva che le incarna tutte : gli Stati Uniti D’Europa.
Filippo Blengino
Patrizia De Grazia
Matteo Hallissey
Mozione particolare a prima firma Danilo Manco
Considerato il crescente numero di studi scientifici che attestano il potenziale terapeutico delle sostanze psichedeliche nel trattamento di disturbi psichiatrici resistenti alle terapie tradizionali, come depressione grave, ansia, disturbo da stress post-traumatico (PTSD), dipendenze e altre condizioni complesse, e riconoscendo i risultati promettenti delle ricerche che evidenziano la sicurezza e l’efficacia di tali sostanze in contesti controllati e terapeutici;
Radicali Italiani si impegna a promuovere la ricerca scientifica in questo ambito e a sostenere iniziative volte a favorire una revisione della normativa per consentire l’uso medico di sostanze psichedeliche.
Raccomandazione Giacomo Vandelli
Premesso e considerato
- La Costituzione e i trattati europei ed internazionali;
- L’impegno di Radicali Italiani a promuovere forme di democrazia e di governo non autoritario;
- I rapporti di reciproca stima e collaborazione con i movimenti di opposizione a regimi come Girchi – Nuovo Centro Politico in Georgia, la Comunità dei Russi Liberi, le comunità di opposizione iraniane e venezuelane;
- La timidezza dei partiti e movimenti politici italiani nello schierarsi a netta difesa di tali movimenti;
- Il petulante cerchiobottismo del Governo Italiano a riguardo di tali movimenti di opposizione e resistenza;
Si raccomanda gli organi dirigenti a esporre, nella sede di via Angelo Bargoni in Roma, la bandiera dell’Unione Europea, dell’Ucraina, della Georgia, del Venezuela, dell’Iran (nella versione pre-1979), della Comunità dei Russi Liberi, della Bielorussia (nella variante storica 1991-1995), della Repubblica di Cina, con eventuali modificazioni integrative. Si raccomanda inoltre di esporre tali bandiere in serie dietro il podio usato durante i Comitati Nazionali e durante i contenuti multimediali del movimento aventi ad oggetto l’indirizzo di politica estera.
Risultati elezioni Collegio di garanzia e trasparenza.
Eletti: Alexandra Casu, Davide Mazzone, Giovanni Intorre
Alexandra Casu: 39 voti
Giovanni Intorre: 39 voti
Davide Mazzone: 39 voti
Matteo Giusti: 7 voti
Arcangelo Macedonio: 5 voti
Pietro Giangrasso: 0 voti
Fabrizio Comini: 0 voti
Alberto Ceccolini: 0 voti
Bianche/nulle: 0