Cappato: una battaglia di civilità, la politica continua a nascondersi

La decisione della giudice per le indagini preliminari di Firenze di disporre l’imputazione coatta per Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli conferma ancora una volta quanto, in Italia, il diritto all’autodeterminazione resti ostaggio dell’inerzia parlamentare.
“L’azione di Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli è un atto di disobbedienza civile, politico e umano, resosi necessario per colmare il vuoto normativo lasciato da un Parlamento che continua a sottrarsi alle proprie responsabilità – dichiarano i Radicali Italiani –. Da anni, le istituzioni ignorano le pronunce della Corte costituzionale e le richieste di migliaia di cittadine e cittadini, lasciando chi soffre nell’incertezza e nella solitudine. Ribadiamo il nostro pieno sostegno a Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli. La loro battaglia di civiltà non riguarda solo loro, ma tutti noi. È una questione di diritti fondamentali: ogni individuo deve poter decidere come vivere e come morire, nel rispetto della propria dignità. La giustizia sta facendo il suo corso, ma è la politica ad aver smesso di fare il proprio. Finché sarà così, la disobbedienza civile non solo resterà legittima, ma sarà doverosa.” Lo dichiara in una nota Filippo Blengino-Segretario Radicali Italiani