Aborto: è arrivato il momento di riformare la 194

La legge 194 prevede già la possibilità per i consultori di avvalersi della collaborazione di associazioni di volontariato. Il blitz compiuto dalla destra è ancora più bieco perché sfrutta le donne per regalare finanziamenti pubblici ad associazioni amiche, sottraendo risorse fondamentali a una sanità al collasso.

Piuttosto che enfatizzare idee oscurantiste come obbligare le donne a sentire il battito cardiaco, la destra destini più fondi ai consultori. Si batta per superare moralismi e obiezioni di coscienza che ancora oggi criminalizzano le donne che vogliono abortire.

Quando sentiamo frasi tipo “la 194 non si tocca”, ci permettiamo di sottolineare che ha avuto il merito di combattere la piaga dell’aborto clandestino, ma che non garantisce ancora un vero diritto all’aborto.

È arrivato forse il momento di combattere contro le obiezioni di struttura che nei fatti esistono e che ostacolano in maniera inaccettabile e pericolosa il diritto delle donne di mettere fine ad una gravidanza indesiderata. È arrivato il momento di estendere il diritto all’aborto alla quattordicesima settimana, di potenziare i consultori e di introdurre seri strumenti di formazione.

Il diritto all’IVG è un diritto sul proprio corpo e sulla propria vita e come tale dovrebbe essere tutelato e protetto dalla politica, non stigmatizzato e ostacolato”.