La mozione presentata da Italia Viva, che riprendeva la proposta dei Radicali Italiani e del Movimento Europeo Italia di cambiare il nome di Via Gaeta, sede dell’ambasciata russa, in Via Navalny, è stata bocciata. Sembra, purtroppo, drammaticamente evidente che le luci delle fiaccole durano il tempo di un comizio e di qualche foto. È un tradimento della memoria di un martire che ha pagato con la vita la sua opposizione al regime criminale di Putin, una ferita che sanguina a poche ore dalla morte di Navalny.
In uno dei suoi video, Navalny disse: “Il mio messaggio, se dovessi essere ucciso, sarebbe semplice: non arrendetevi.” Non lo faremo, perché il nostro dovere è quello di mostrarci incredibilmente forti. PD, Forza Italia, FDI, e gli astenuti si sono mostrati, ancora una volta, incredibilmente deboli. La nostra battaglia non finisce qui; lo dobbiamo alla memoria di Navalny e alla nostra coscienza.