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Hallissey: ripartire da progetto Spinelli per Europa dei cittadini

Bandiere europee

Quarant’anni fa, il Parlamento europeo approvava il Progetto Spinelli, una proposta di riforma radicale delle istituzioni europee e delle loro competenze con l’obiettivo di far progredire l’allora Comunità Europea verso una vera unione su modello federale.

Il progetto fu approvato con 273 voti favorevoli, 31 contrari e 43 astenuti. Nonostante la larga maggioranza, il Parlamento non riuscì a fare prevalere la sua volontà su quella dei singoli stati nazionali, e il progetto fu bloccato dalla dura opposizione di Grecia, Danimarca e Gran Bretagna.

Molte delle proposte di Altiero Spinelli sono state poi inserite gradualmente nelle riforme successive, come l’introduzione della cittadinanza europea, il rafforzamento del ruolo del Parlamento Europeo, la moneta unica, il principio di sussidiarietà nell’attribuzione delle competenze e il ruolo esecutivo alla Commissione.

Ma altrettante riforme rimangono inattuate: dal bilancio federale all’abolizione del meccanismo decisionale del veto, dal potere di iniziativa legislativa del Parlamento Europeo all’attribuzione di maggiori competenze all’UE, dalla politica estera unica alla difesa comune.

Quarant’anni dopo il Parlamento europeo ha aperto un’altra finestra storica di riforma, con l’approvazione della proposta di riforma dei trattati europei in senso federale e la richiesta di una Convenzione Europea.

Tocca a noi raccogliere l’eredità del progetto Spinelli e agire per evitare che, anche questa volta, i governi nazionali blocchino le riforme dell’Unione richieste dai cittadini.

Lo dichiara Matteo Hallissey– Segretario Radicali Italiani