Carcere: “Rapporto Tossicodipendenze” esaustivo su tutto tranne che su cure a detenuti

“Il Ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito il “Rapporto Tossicodipendenze“ (anno 2022); nel documento, ricco di dati e tabelle, stride la mancanza di dati sulla situazione nelle carceri: quanti sono i cittadini tossicodipendenti presenti nelle carceri italiane? Ma tossicodipendenti rispetto a quali sostanze? Quanti di loro sono stati presi in carico dai servizi pubblici per le dipendenze (SerD)? Con quali trattamenti?

Non può certo bastare la misera tabella di pagina 108, dove, per esempio, rispetto ai trattamenti farmacologici, si fa di tutta l’erba un fascio, mettendo insieme “somministrazione farmaci e vaccini” (sic) e dando una cifra complessiva (85.497) che non significa nulla, tranne la sua irrisorietà, visto che al 31 dicembre 2022 risultavano presenti 56.196 detenuti di cui 16.845 tossicodipendenti (il 30%).

E ancora: a pagina 141 del Rapporto una Tabella riporta la ripartizione dei costi per l’assistenza alle persone dipendenti per setting (domicilio, SerD, comunità, ospedale), senza citare minimamente l’assistenza sociosanitaria nelle carceri.

Chiediamo che il prossimo Rapporto e, prima di esso, la Relazione annuale del governo al Parlamento, colmino questa intollerabile lacuna.

La persistente mancanza di dati e conoscenza sul fenomeno delle tossicodipendenze nelle carceri italiane rende ancora più preziosa e necessaria la campagna devivedere.it, promossa da Radicali Italiani, che consente ai cittadini comuni di conoscere la realtà carceraria”.

Lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino (segretario di Radicali Italiani), Giulio Manfredi (Giunta RI) e Federica Valcauda (Direzione Nazionale RI).