Evgenia Kara-Murza, moglie di Vladimir Kara-Murza, è stata ricevuta ieri dalla Commissione Esteri della Camera dei Deputati, dove ha illustrato le terribili condizioni di detenzione del marito, storico oppositore di Vladimir Putin, recentemente condannato a 25 anni di carcere per essersi pubblicamente espresso contro l’aggressione russa all’Ucraina.
Proprio in questo momento di indebolimento del fronte occidentale pro-Ucraina, anche atti simbolici rivestono grande rilevanza. Rinnoviamo per l’ennesima volta la richiesta di revoca dell’onorificenza concessa al portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ma chiediamo, altresì, che venga data a chi la merita, al cittadino russo Vladimir Kara-Murza. E lo stesso potrebbe essere fatto per le rimanenti 18 onorificenze ancora da revocare, il cui elenco abbiamo consegnato ieri al capo di gabinetto del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Sabato 7 ottobre “festeggeremo” il compleanno di Vladimir Putin all’Aja, sotto la sede della Corte Penale Internazionale, richiedendo che la CPI proceda a nuove incriminazioni nei suoi confronti. Lo dobbiamo alla memoria di Anna Politkovskaja, uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006 e lo dobbiamo alle migliaia di cittadini russi, come Vladimir Kara-Murza, arrestati, processati, perseguitati per avere semplicemente detto NO alla guerra di Putin.
Lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino -Segretario Radicali Italiani- Igor Boni – Presidente Radicali Italiani – Giulia Crivellini – Tesoriera Radicali Italiani