Stupro di Caivano, Iervolino: Parco verde è il prodotto del proibizionismo

“In Italia esistono tante vie, parchi, piazze e palazzi non controllati dallo Stato. In queste zone succede di tutto: omicidi, stupri, pizzo, intimidazioni e molto altro. Il Parco Verde di Caivano è controllato dalla camorra, non dallo Stato. È un luogo utilizzato – tra le altre cose – per lo spaccio di droga. Quando capiremo che senza una politica antiproibizionista sulle sostanze stupefacenti queste zone non verranno mai liberate?

In Italia c’è un giro d’affari di 14 miliardi di euro/anno che produce morti, stupri e controllo del territorio. Lo sanno tutti ma nessuno fa nulla. I pentiti sin dagli anni 80 parlavano di questo. Basta ascoltare le deposizioni rilasciate negli anni da Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Luigi Giuliano e tanti altri: la droga ha portato ricchezza per la criminalità e distruzione per le persone e per i territori.  I pentiti sono stati ascoltati su tutto tranne che su questo, perché?”

Lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali italiani