Radicali a Kyiv

Per il 25 Aprile, con una delegazione guidata dal segretario nazionale Massimiliano Iervolino, la tesoriera Giulia Crivellini e il presidente Igor Boni, siamo andati a Kyiv per celebrare la Resistenza ucraina e ribadire la necessità di “Un 25 aprile anche per l’Ucraina“.

Durante le numerose occasioni di incontro con personalità, membri di governo, parlamentari, attivisti per i diritti umani, giornalisti e cittadini, abbiamo ribadito le ragioni della nostra campagna “Putin all’Aja” che prosegue anche dopo l’incriminazione formale di Vladimir Putin da parte della Corte Penale Internazionale e mira a sostenere l’impegno della Corte e di coloro che stanno lavorando per la raccolta di prove documentali dei crimini commessi. Abbiamo anche auspicato l’adesione dell’Ucraina alla CPI, tema tenuto in grande considerazione sia nell’incontro con il Ministero degli Esteri che con i parlamentari dei gruppi di maggioranza e opposizione.

Durante la nostra visita, abbiamo anche discusso della proposta di gemellaggi tra le città italiane e quelle ucraine, allo scopo di favorire la ricostruzione delle città distrutte dalla guerra. In particolare, l’Irpin Reconstruction Summit ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le varie figure professionali coinvolte nella ricostruzione.

Abbiamo espresso la nostra indignazione per le onorificenze conferite ai gerarchi russi e ricevuto apprezzamento per la nostra iniziativa di richiederne la revoca. Durante gli incontri abbiamo inoltre ribadito e auspicato il rapido ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.

Infine, in una conferenza all’Ukraine Media Center, abbiamo spiegato la scelta di trascorrere il 25 aprile in Ucraina e il nostro sostegno al popolo ucraino, alla sua resistenza, alla sua liberazione, mentre in Italia ci sono ancora troppe voci che difendono le posizioni di Putin o auspicano una “pace” con la resa degli ucraini all’esercito di Putin.