Famiglie Arcobaleno: sindaco Padova non si faccia intimidire e continui registrazioni

“La scelta della Procura di Padova di chiedere gli atti delle registrazioni all’anagrafe dei figli delle coppie dello stesso sesso, analogamente a quanto fatto qualche settimana fa nei confronti del Comune di Milano, è pericolosa e profondamente politica perché va contro i diritti dei figli delle famiglie arcobaleno.

Siamo nella situazione in cui un tribunale deciderà della vita dei bambini, in un’assenza normativa nazionale più volte richiamata dalla Corte Costituzionale.

A Padova, in particolare, parliamo di 32 bambini registrati fin dal 2017 e i loro atti potrebbero essere resi nulli”, così in una nota Giulia Crivellini, avvocata e tesoriera di Radicali Italiani, e Riccardo Magi, segretario e deputato di +Europa che hanno dato il via alla campagna ‘Caro sindaco trascrivi’.

“Inoltre, la richiesta della Procura lede la scelta democratica del Comune di Padova che ha deciso di dare ai bambini delle famiglie Arcobaleno le tutele necessarie. I sindaci non devono farsi intimidire”.

“Il governo Meloni continua a discriminare i bambini, questo per noi è intollerabile – dichiara Matteo Hallissey della segreteria di +Europa -. Con ‘Caro Sindaco Trascrivi’ stiamo presentando una mozione in tutti i comuni italiani affinché i sindaci proseguano con la registrazione e il parlamento legiferi: tutti i bambini abbiano gli stessi diritti e tutele”.

Conclude Federica Valcauda, segretaria dell’Associazione Enzo Tortora e membro di direzione di Radicali Italiani: “Dopo Milano, anche il Comune di Padova viene preso di mira dopo che il sindaco Sergio Giordani ha comunicato che avrebbe continuato a trascrivere.

Noi siamo al fianco dei sindaci che oggi devono avere il coraggio di assumere su di sé la delega della trascrizione degli atti: è possibile farlo, si deve fare, nonostante il possibile annullamento. La verità è che la giustizia annullerebbe i diritti dei bambini. I sindaci continuino a trascrivere”.