8xMille: Nuova campagna, stessa truffa  

“Ieri la CEI ha presentato la nuova campagna per l’8×1000: una nuova ed accattivante strategia comunicativa per sensibilizzare i cittadini a destinare il loro 8×1000 alla Chiesa Cattolica. La necessità di tale approccio pare sorgere dal fatto che sempre meno cittadini scelgono di destinare i loro soldi al Vaticano. 

Nel 2019 solo il 29.03% dei contribuenti ha scelto di devolvere il proprio 8×1000 alla Chiesa Cattolica italiana, ma anche in questo caso il Vaticano e le altre confessioni riceveranno più soldi di quanto spetta loro grazie alla spartizione dell’INOPTATO. Insomma nuova campagna e solita truffa”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani insieme a Chiara Squarcione, membro di Direzione e Jacopo Vasini, membro del Comitato – entrambi coordinatori del gruppo laicità.

“Nonostante il calo di entrate, la legge truffa dell’8×1000 viene in soccorso dei papisti attraverso la ripartizione dei fondi dell’8×1000 INOPTATO, ovvero quei fondi dei contribuenti che non esprimono nessuna preferenza. Nel 2019, annualità i cui fondi dell’8×1000 verranno ripartiti quest’anno, solo il 40,47% dei contribuenti ha scelto a chi destinare i propri contributi, il 59% non ha espresso nessuna preferenza: ecco allora che questi fondi andranno ripartiti tra le varie Confessioni religiose e non allo Stato.

Come Radicali Italiani chiediamo l’abrogazione della spartizione dell’8×1000 INOPTATO e chiediamo che l’8×1000 sia opzionale come lo sono il 5×1000 e il 2×1000, creando un effettivo sistema di concorrenza tra le confessioni che dovranno convincere i contribuenti a sostenerle attraverso la dichiarazione dei redditi”, concludono.