“Chiediamo a ogni forza politica, al Governo, ad ogni istituzione di questo Paese, di inviare formale protesta all’ambasciata di Bielorussia in Italia per l’incresciosa vicenda che riguarda il Nobel per la Pace Bialiatski ingiustamente incarcerato”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“In particolare sollecitiamo il nostro Governo, in primis il ministro degli Esteri Tajani, affinché convochi d’urgenza l’ambasciatore di Bielorussia per rappresentare la richiesta di immediata scarcerazione degli attivisti e per sollecitare l’unione Europea a una ferma e netta presa di posizione in merito.
La condanna del Nobel per la pace Ales Bialiatski, insignito del riconoscimento insieme con l’associazione russa ‘Memorial’ e il ‘Centro per le libertà civili’ dell’Ucraina è il simbolo della ferocia del regime del dittatore Alexander Lukashenko.
Bialiatski è uno storico attivista che ha documentato per decenni le violazioni dei diritti umani in Bielorussia e ha da sempre criticato i mezzi autoritari, violenti, repressivi e antidemocratici di Lukashenko, nonché la alleanza con il terrorista internazionale Vladimir Putin, suo sodale anche in questo ultimo anno di guerra di aggressione in Ucraina.
Contro questo processo farsa noi Radicali siamo al suo fianco; vorremo lo fosse esplicitamente anche il nostro Paese”, concludono