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Migranti: inutile CdM a Cutro, piuttosto Governo e Parlamento facciano proprie le proposte di Ero Straniero

“La trasferta del Consiglio dei Ministri in Calabria risulterebbe utile solo se venisse revocato il decreto Piantedosi contro le navi ONG e se venisse sostituito il ministro dell’Interno.

Il nostro appello al Governo e al Parlamento per sostenere le proposte della PdL ‘Ero Straniero'”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini, Igor Boni e Giulio Manfredi, segretario, tesoriera, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.

“L’unico modo per rendere utile la trasferta di Meloni e ministri in Calabria sarebbe quella di utilizzare la riunione di domani per dare due segnali inequivocabili di cambiamento di rotta: la revoca del decreto Piantedosi che limita fortemente l’operatività delle navi delle ONG in violazione delle convenzioni internazionali e del diritto marittimo; la sostituzione del ministro dell’Interno, dopo le lacune e gli errori grossolani contenuti nella sua relazione di ieri in Parlamento sull’omissione di soccorso che è costata la vita a 72 persone.

Con la ciliegina sulla torta rappresentata dall’assenza di aula del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, da cui dipende la Guardia Costiera. Lo sappiamo come finirà: domani il CdM si riunirà a Cutro dove saranno piante altre lacrime di coccodrillo; l’attività delle navi delle ONG continuerà ad essere ostacolata; Piantedosi rimarrà sulla sua poltrona a discettare di ‘carichi residuali’.

Contro tutto questo chiediamo al governo e al parlamento di fare proprie le proposte di Ero Straniero, frutto di anni di lavoro comune di Radicali Italiani con numerose organizzazioni e del confronto con i territori e il mondo produttivo: canali di ingresso più flessibili con l`introduzione della figura dello sponsor o di un permesso per ricerca lavoro realmente accessibili dai lavoratori dei paesi terzi e che rispondano alle esigenze del nostro mondo produttivo e la possibilità di mettere in regola le persone già presenti in Italia se hanno la disponibilità di un lavoro, con un meccanismo di regolarizzazione su base individuale, senza il bisogno di ulteriori sanatorie.

Cercando così di limitare il ricorso a viaggi pericolosi per la vita delle persone e restituire dignità a chi, pur non in possesso di un permesso di soggiorno, contribuisce comunque al progresso sociale ed economico del Paese”, concludono.