Sanremo: leggere il testo del presidente Zelensky non è “romantico”, è avvilente.

“Amadeus ha definito ‘romantico’ leggere il testo del messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Non è ‘romantico’, è avvilente. Testimonia lo stato di avvilimento morale e politico del nostro Paese”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani e Gian Piero Buscaglia, segretario del Gruppo Radicale Adele Faccio che sabato 11 febbraio saranno presenti a Sanremo a fianco della comunità ucraina nella manifestazione in piazza Muccioli alle 17.00.

“Zelensky ha potuto parlare in diretta video al Golden Globe, ai Grammies, al Festival di Venezia, al Festival di Cannes. A Sanremo, dopo la levata di scudi degli amici di Putin in Italia (da Salvini a Conte al figlio di Berlusconi, mandato avanti dal padre), questo non è possibile.

Nel 2013 il Festival di Sanremo accolse sul palco il Coro dell’Armata Rossa. Nel 2013 la Russia di Putin aveva già sterminato centomila ceceni e aggredito la Georgia; gli uomini di Putin avevano già ucciso il nostro compagno radicale Antonio Russo a Tblisi, Alexander Litvinenko a Londra, Anna Politkovskaya e tanti altri oppositori a Mosca e dintorni.

Dieci anni dopo il presidente di un Paese aggredito due volte dalla Russia non ha diritto di poter rivolgersi direttamente in audio/video agli spettatori del Festival.

L’Italia è un Paese che dimentica tutto e quindi è condannato a rifare e rivivere i suoi errori. Radicali Italiani è l’unica forza politica che da 23 anni, incessantemente, ricorda ai cittadini italiani chi è Vladimir Putin e che con la campagna ‘Putin all’Aja’ sostiene la sua incriminazione davanti alla Corte Penale Internazionale.

Sempre sabato a Sanremo si terrà la presentazione del nuovo libro di Igor Boni: ‘L’Italia e l’Europa alla canna del gas. Energia, armi, propaganda. Il ricatto di Putin e le risposte dei Radicali’ (Reality Book, 2022) presso l’hotel Riviera – Corso Inglesi, 86 – alle 15.00.

Insieme all’autore interverranno Massimiliano Iervolino, Giulio Manfredi, Silvja Manzi e Gian Piero Buscaglia.