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Russia: von der Leyen auspica incriminazione Putin all’Aja.

Cosa ne pensano i leader dei partiti italiani?


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“Apprezziamo la dichiarazione della presidente della Commissione europea su incriminazione Putin. Noi Radicali Italiani ci lavoriamo da mesi, gli altri partiti politici hanno intenzione di abbracciare la causa?”, così in una nota Massimiliano IervolinoIgor Boni Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani

“Siamo l’unico partito politico occidentale che, dal suo congresso dello scorso febbraio, dedica buona parte delle sue poche risorse economiche e militanti a mobilitare l’opinione pubblica sull’obiettivo dell’incriminazione di Vladimir Putin da parte della Corte Penale Internazionale dell’Aja, per i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi dalla forza di occupazione russa in Ucraina.

Siamo soddisfatti, pertanto, delle dichiarazioni rilasciate dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel corso di un’intervista al quotidiano tedesco Bild, in cui auspica che Putin sia incriminato all’Aja perché, come lei stessa ha affermato, alla fine è lui il responsabile. Si tratta della prima leader politica europea a prendere chiaramente posizione per l’incriminazione del primo anello della catena di comando russa che ha prodotto, tra gli altri, gli orrori ieri di Bucha e oggi di Izjum.

Finora tutti i capi di Stato e di governo europei se la sono cavata con un generico appello a che sia fatta giustizia per i crimini commessi in Ucraina. Ursula von der Leyen è stata la prima a dire che lo zar è nudo di fronte alle proprie responsabilità, non solo politiche ma anche penali.

Chiediamo a tutti i segretari di partito italiani di avere la stessa onestà intellettuale della presidente della Commissione europea, rispondendo, prima del voto del 25 settembre, a questa semplice domanda: Putin va processato?”, concludono.