Il Comitato approva la determinazione elettorale del segretario (ex. art 20 dello Statuto) con 36 favorevoli e un astenuto.
Premesso che:
- le prossime elezioni politiche segnano un passaggio decisivo per il nostro Paese e per il destino dell’Europa perché decideranno il ruolo che l’Italia potrà svolgere, come membro fondatore, nel determinare le politiche europee volte a una maggiore integrazione e al rafforzamento delle istituzioni democratiche;
- la democrazia, lo Stato di diritto e le libertà dei cittadini sono a rischio, non solo in Italia, di fronte all’avanzare di un fronte internazionale conservatore e sovranista, con radici identitarie, linguaggi e obiettivi comuni, con un discorso che sembra far breccia anche nelle nostre società, sempre più estranee alla politica, alla ricerca di decisionismo e protezione, un fronte che tende a negare l’urgenza della lotta al cambiamento climatico, a ridurre le libertà e i diritti delle cittadine e dei cittadini, portando avanti un progetto contrario agli ideali di società aperta, che prevalendo in Italia rischierebbe di spostare l’asse politico e civile anche delle istituzioni europee;
- per le prossime elezioni politiche Radicali Italiani intende aggiungere al fronte democratico un motore in più, che spinga con radicalità per i diritti e le libertà, che sia capace di dialogare fuori da ogni settarismo e di mobilitare alle urne chi in questi anni è stato deluso dal mancato raggiungimento di nuove conquiste civili, che difenda quanto conquistato in decenni di battaglie, che ha fiducia nei cittadini, nelle istituzioni democratiche, nello Stato di diritto e nella laicità.
Considerato che:
- non soltanto la legge elettorale e le modalità di raccolta delle firme impediscono a tante realtà politiche di partecipare a pieno titolo alla competizione elettorale, ma l’intera legislazione sui partiti esclude i soggetti che non hanno propri rappresentanti eletti o il proprio simbolo depositato al momento della presentazione delle liste, da ogni riconoscimento, ivi compresa la possibilità di finanziarsi attraverso strumenti come il 2×1000;
- un’autonoma agibilità finanziaria è condizione indispensabile per raggiungere una piena agibilità politica, e quindi per portare avanti con continuità, libertà e autonomia le battaglie che Radicali Italiani ha offerto e continua a offrire al Paese;
- tale agibilità politica e finanziaria, essendo l’elemento cardine per garantire la sopravvivenza del Movimento, dev’essere la priorità a cui uniformare qualsiasi decisione che investa la partecipazione di Radicali Italiani alla prossima competizione elettorale;
- nelle scorse settimane Radicali italiani ha verificato ogni ipotesi e alleanza percorribile, senza lasciare nulla di intentato e chiedendo ai partiti, a cominciare da quelli a noi più vicini, come dettato dall’ultima Mozione congressuale, di permetterci di ottemperare alle richieste di legge per poter accedere anche nella nuova Legislatura al 2×1000, nel rispetto della nostra autonomia e senza commissariamenti;
- l’unica risposta concreta è arrivata dal Partito Democratico, che ci ha assicurato la disponibilità di depositare in modo congiunto il simbolo elettorale denominato “Partito Democratico Italia Democratica e Progressista”, oltre a proporci la candidatura di due rappresentanti del Movimento nelle suddette liste;
- la proposta di accordo col Partito Democratico si fonda su un documento politico nel quale si condividono i seguenti obiettivi comuni per la prossima Legislatura:
- Europa: integrazione delle politiche estera, sicurezza, difesa, sanitaria, energetica, del lavoro e dei diritti, superamento del potere di veto all’interno del Consiglio europeo, rafforzamento degli strumenti democratici in mano ai cittadini europei e dei loro diritti civili;
- ambiente: rispetto degli accordi di Parigi, piena attuazione del PNRR su decarbonizzazione, energie rinnovabili, dissesto idrogeologico, gestione dei rifiuti, bonifiche, qualità dell’aria, trattamento delle acque reflue e crisi idrica, degrado e consumo del suolo, coinvolgimento dei cittadini nelle scelte impiantistiche;
- democrazia: finanziamento anche ai partiti privi di una rappresentanza parlamentare che attivano gli strumenti dell’iniziativa popolare previsti in Costituzione, piena attuazione alla piattaforma per la raccolta delle firme referendarie ed elettorali attraverso SPID, modifica del regolamento della Camera per dare effettività e certezza di discussione alle proposte di iniziativa popolare;
- immigrazione: superamento della Bossi-Fini, riforma basata sulla Pdl “Ero Straniero”, meccanismi di regolarizzazione sempre accessibili, investimento nei programmi di resettlement e nei corridoi umanitari, rafforzamento del sistema Sai, riforma della legge sulla cittadinanza;
- diritto internazionale: recepimento nell’ordinamento italiano dei crimini di guerra, crimini internazionali, genocidio, aggressione, nonché piena collaborazione con la Corte penale internazionale nello svolgimento dell’indagine avviata rispetto all’aggressione russa all’Ucraina per giungere rapidamente alla incriminazione della catena di comando;
- cannabis: depenalizzazione dell’auto-coltivazione, ampliamento della produzione dei farmaci cannabinoidi, investimenti in ricerca scientifica e formazione del personale medico;
- gender gap: riforma del sistema di welfare e degli investimenti anche nei lavori del Parlamento, con l’introduzione di una valutazione di impatto sulla parità di genere quale metodologia di progettazione e analisi delle iniziative legislative;
- interruzione di gravidanza: misure per garantire in ogni regione italiana un accesso all’interruzione volontaria di gravidanza senza ostacoli, individuando un numero minimo di personale medico non obiettore di coscienza da inserire nelle strutture, realizzazione di un sito ministeriale e di un numero verde che diano informazioni corrette e aggiornate sulla salute riproduttiva, su come accedere al servizio, sulle strutture che lo assicurano e sulle tempistiche da garantire, bandi rivolti ai medici non obiettori, che vanno sostenuti anche nell’organizzazione del lavoro e nella carriera.
Tutto ciò premesso, il Segretario propone la seguente determinazione:
- impegna il Movimento a portare a compimento l’accordo con il Partito Democratico, alle condizioni e con le modalità sopra descritte;
- ritiene fondamentale la presenza nelle liste del Partito Democratico di nostri candidati, e ne individua i nomi tra i dirigenti apicali di Radicali Italiani, che in questi ultimi due anni si sono spesi per portare avanti le iniziative del Movimento e al contempo per garantire l’autonomia e l’agibilità;
- invita gli organi dirigenti ad assumere pubblicamente e formalmente l’impegno che se eletti devolveranno mensilmente a Radicali Italiani 1/4 del loro stipendio complessivo da parlamentari assicurando altresì la firma necessaria per il recepimento del 2×1000 nel rispetto della piena autonomia politica di Radicali Italiani e per tutto l’arco della legislatura.