DL aiuti: senza partecipazione dei cittadini romani il termovalorizzatore non si farà mai

“Per arrivare a una scelta condivisa sul termovalorizzatore ci vuole un referendum consultivo. L’emendamento dei 5 stelle non sorprende, così come non sorprende il testo del Governo che dà i poteri speciali al sindaco Gualtieri. Però sui rifiuti nessuna delle due azioni risolverà la cronica crisi che attanaglia Roma”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.

“Fin quando non si capirà che il tema dei rifiuti implica anche la qualità della nostra democrazia, ovvero del rapporto tra i cittadini e le istituzioni, nessun impianto verrà mai costruito. Né a Roma né nel Centro Sud Italia. Chi pensa il contrario non conosce la storia della Capitale e del nostro Paese sulle materie ambientali negli ultimi decenni. Per questo – come detto più volte – continuiamo a chiedere al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di indire un referendum consultivo sul termovalorizzatore e su tutto il Piano. Non possiamo permetterci altri cinque anni di immobilismo e di ostracismo. Solo attraverso la partecipazione popolare si riuscirà a ricucire uno strappo storico che, su questi temi, ha origini lontane riconducibili alle varie crisi dei rifiuti in Campania degli anni novanta e duemila. Il Movimento 5 Stelle chieda una consultazione popolare invece di presentare un emendamento che non passerà mai. Il Partito Democratico accolga la nostra proposta: ne va del futuro della Capitale”, conclude.