“Il coraggio di Fabio Ridolfi apre la strada in Italia all’autodeterminazione delle persone che scelgono per sé una fine vita dignitosa”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani sulla vicenda del malato tetraplegico di Fermignano immobilizzato a letto da 18 anni che ha scelto di morire sottoponendosi alla sedazione profonda.
“Quello di Ridolfi è stato un percorso ad ostacoli fatto di silenzi amministrativi e di risposte incomplete o tardive da parte dello Stato che hanno oltremodo aggravato la sua sofferenza sebbene il Comitato etico avesse riconosciuto proprio a fronte di quella sofferenza insopportabile il suo diritto ad essere aiutato a morire.
Ora Fabio ha deciso di andarsene attraverso la sedazione profonda e continuata sebbene questo prolungherà il dolore dei suoi cari. Al suo coraggio e alla tenacia nel far rispettare i suoi diritti dobbiamo un passaggio fondamentale nella storia del nostro Paese, un passaggio che i cittadini italiani hanno richiesto a gran voce attraverso il referendum Eutanasia Legale e che lo Stato non può ulteriormente ignorare.
Ringraziamo e salutiamo Fabio, augurandoci che nessun altro malato e i suoi familiari debbano attraversare mai più una simile via crucis. E al Parlamento chiediamo di interrompere l’inerzia serbata in questi anni portando al più presto a compimento il percorso di approvazione della legge in materia di morte volontaria”, concludono.