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Mozione generale del Comitato nazionale del 27-29 maggio 2022

Mozione generale del Comitato nazionale di Radicali Italiani tenutosi a Roma dal 27 al 29 maggio 2022 approvato con 29 voti a favore, 1 contrario e 8 astenuti

QUI la mozione particolare a prima firma Blengino.

Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma dal 27 al 29 maggio 2022, Rilevato che

• da circa tre mesi è stato lanciato l’appello “Putin all’Aja”, tradotto in otto lingue  (inglese, spagnolo, francese, tedesco, ucraino, russo, bielorusso e georgiano) che  chiede l’incriminazione da parte della Corte penale internazionale del presidente  della Federazione Russa Vladimir Putin, per crimini contro l’umanità e crimini di  guerra commessi dalle forze d’occupazione russe in Ucraina; 

• il 25 aprile 2022 si è tenuto nella sede di Radicali Italiani il convegno “Un 25 aprile  per l’Ucraina”, che ha visto una lunga serie di interventi – anche dall’Ucraina, dalla  Russia, dalla Georgia e dalla Turchia – di militanti dei diritti civili impegnati da oltre 20  anni nell’opposizione al regime putiniano, di giornalisti e giuristi, da cui è venuta  l’autorevole conferma dei presupposti giuridici a sostegno dell’incriminazione  dell’intera catena di comando russa, a partire da Vladimir Putin; 

• sia la Corte penale internazionale dell’Aja sia 11 Stati dell’Unione europea stanno  indagando fattivamente sui crimini di guerra commessi in Ucraina, con diecimila  fascicoli d’inchiesta aperti e 600 indagati alla data del 21 maggio 2022; 

• i media nazionali hanno completamente censurato non solo l’iniziativa politica “Putin  all’Aja” ma anche tutte le lotte radicali contro il regime di Putin dal 1999 a oggi; • il nostro Appello ha finora raccolto – in strada e online – oltre 6.000 firme; • nessuna delle ragioni a sostegno dell’Appello è venuta meno: in Ucraina assistiamo  ogni giorno, documentato in modo inequivocabile dai mezzi tecnologici a  disposizione dei testimoni, a una serie impressionante di crimini e atrocità compiuti  dall’aggressore russo ai danni della popolazione civile: bombardamenti indiscriminati,  esecuzioni sommarie, rastrellamenti, deportazioni di migliaia di civili (bambini  compresi) in Russia, stupri. Il regime russo continua a negare qualsiasi responsabilità  e continua la sua opera di distruzione dello Stato ucraino e di sostituzione dello  stesso con istituzioni imposte con la forza, a partire dai sindaci; non è in questo  momento ipotizzabile neppure una momentanea cessazione delle ostilità. 

Saluta l’adesione di +Europa all’Appello “Putin all’Aja”, auspicando che già a partire dalla  mobilitazione del 17/19 giugno si crei una sinergia fra i militanti di Radicali Italiani e quelli di  +Europa, come peraltro già auspicato nella Mozione del XX Congresso di Radicali Italiani. 

Si felicita per la decisione del presidente Mattarella, dopo oltre due anni di richieste da parte  degli organi dirigenti del Movimento, di revocare “per indegnità” 4 Onorificenze di Cavaliere  di Gran Croce dell’Ordine della Stella d’Italia ad altrettanti esponenti del regime del  Cremlino, a partire dal Primo Ministro della Federazione russa Mishustin, che rappresenta  una inequivocabile cesura con un passato di vergognosa connivenza con Putin, e torna a  chiedere con forza che anche le altre 26 onorificenze rimanenti vengano revocate con una  richiesta al Presidente entro il 2 giugno, festa della Repubblica. 

Impegna gli organi del Movimento a 

• rilanciare la campagna di raccolta firme sull’Appello “Putin all’Aja”, organizzando una  mobilitazione straordinaria “Ucraina libera dalla Russia, Russia libera da Putin!” per i  giorni 17-18-19 giugno 2022, con l’obiettivo di raggiungere 10.000 firme sull’Appello,  da consegnare alla ministra della Giustizia Marta Cartabia il 1° luglio 2022, nel  ventennale dell’entrata in vigore dello Statuto della Corte Penale Internazionale,  assieme alla richiesta formale di un contributo straordinario dell’Italia alla stessa, sia  finanziario sia come implementazione delle sue risorse umane; 

• valorizzare l’anniversario del 1° luglio predisponendo entro quella data:

una proposta di legge per il completo recepimento da parte dell’ordinamento giuridico  italiano dello “Statuto di Roma”, il Trattato internazionale istitutivo della Corte Penale  internazionale; 

la pubblicazione degli Atti del Convegno “Un 25 aprile per l’Ucraina” con in  calce la cronologia puntuale dei 23 anni di lotte radicali contro Vladimir  Putin; l’organizzazione, auspicabilmente in sinergia con “Non c’è Pace senza  Giustizia”, di un appuntamento sia per ricordare i venti anni di attività della Corte 

Penale Internazionale sia per fare il punto sul suo lavoro di raccolta di prove e di  testimonianze sui crimini russi in Ucraina; 

• richiedere l’adesione all’Appello “Putin all’Aja” alle forze liberaldemocratiche, da  Azione a Italia Viva a Volt, ma anche al Partito Democratico di Enrico Letta,  riconoscendo al Segretario del PD di avere in questi tre mesi mantenuto una  posizione inequivoca di sostegno all’Ucraina e di denuncia dell’aggressione russa; 

Il Comitato denuncia l’assoluta dipendenza italiana dal gas russo, tanto è vero che nel 2021  il nostro Paese ne ha utilizzati circa 29 miliardi di m3(il 40% dei consumi totali); ritiene sbagliata la strategia in capo ad ENI di sostituire il gas di Putin con quello di altri regimi non  proprio democratici vedi l’Algeria, la Libia, l’Azerbaijan, il Congo, l’Angola, il Qatar e l’Egitto;  auspica che il nostro Paese vada verso l’autosufficienza energetica sostenibile al fine di  smarcarsi dai regimi autoritari, di rispettare gli accordi di Parigi e di centrare l’obiettivo  europeo del -55% di CO2eq entro il 2030, considera il convegno tenutosi in Senato dal titolo  “Rinnovabili: la nuova sfida delle Regioni tra burocrazia e individuazione delle aree idonee”  in continuità con la convention tenutasi nel 2021 dal titolo “Hic et Nunc”, saluta la  partecipazione di esponenti di Enel, Elettricità Futura, Anie Rinnovabili, RSE e Alleanza per  il Fotovoltaico, giudica preoccupante lo stato di attuazione del PNRR in particolare per ciò  che riguarda la transizione energetica, infatti nel 2021 sono stati installati solo 1.2 GW di  potenza da rinnovabili a fronte dell’obiettivo annuale di 7.7, di questo passo gli obiettivi al  2030 saranno raggiunti nel 2100, per tutto questo dà mandato agli organi dirigenti di  depositare entro la fine dell’anno una o più proposte di legge di iniziativa popolare sulla  transizione energetica e ambientale coinvolgendo associazioni ambientaliste, imprenditoriali  e forze politiche. 

Sottolinea come l’aggressione russa in Ucraina abbia nuovamente messo al centro la  necessità e l’urgenza di procedere rapidamente verso la costituzione di una Europa politica  che possa avere una politica estera e di difesa comune, con un esercito comune, una politica  energetica comune che sappia affrancarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili e in  particolare dal gas, petrolio e carbone importato dalla Russia di Putin. 

Ribadisce l’impegno di Radicali italiani per dare corpo a una nuova stagione di iniziative  federaliste europee che sappiano aggregare altre forze politiche e sociali, per conquistare  la più importante riforma istituzionale del nostro tempo, una stagione che punti non solo a  riformare i Trattati in vigore ma a lanciare una fase costituente federalista. 

Impegna gli organi del Movimento a 

organizzare prima del prossimo Comitato una giornata di approfondimento e di rilancio  dell’iniziativa federalista europea, auspicabilmente presso la sede della rappresentanza in  Italia della Commissione europea, che coinvolga le forze politiche europeiste, l’ALDE e le  associazioni federaliste, che possano, insieme a Radicali Italiani, concepire modalità e lotte  politiche per ridare slancio agli obiettivi federalisti spinelliani e pannelliani. 

Considerato che 

• le lotte per una Giustizia Giusta sono sempre state una priorità per i Radicali e nel  solco di questo impegno il Movimento ha imbastito lotte e campagne specifiche; • proprio in quest’ottica, anche quest’anno sono proseguite le iniziative sul mondo  carcerario, in particolare ma non solo grazie ad Alessandro Capriccioli, culminate con  la pubblicazione del suo libro «Tre metri quadri. Quattro anni di visite in carcere» che  sta presentando in tutta Italia; 

• il 12 giugno si voterà sui 5 quesiti referendari, tra quelli sopravvissuti alla falcidia della  Corte Costituzionale, promossi dal Partito Radicale su: riforma del CSM; equa  valutazione dei magistrati; separazione delle carriere dei magistrati; limiti agli abusi  della custodia cautelare; abolizione decreto Severino; 

in vista dell’appuntamento referendario impegna il Movimento a organizzare dei  referendum days, una mobilitazione militante nelle piazze per i giorni 2-3-4-5 giugno per  invitare a partecipare al voto e a votare Sì. 

Il Comitato denuncia come la chiara volontà della maggioranza della Corte Suprema  Statunitense di cancellare a livello federale il diritto all’aborto debba essere letta all’interno  di un nuovo corso dei conservatori che si muove al livello internazionale coordinandosi in  azioni, linguaggio, e risorse economiche per portare avanti un progetto reazionario contrario  ad un ideale di società aperta, connessa e multiidentitaria, che in Italia ha perfettamente  sintetizzato e promosso in ultimo da Giorgia Meloni nella sua relazione alla Convention  programmatica di Fratelli D’Italia. Per questo sottolinea come uno dei compiti dei Radicali  debba continuare ad essere di spinta per collocare l’Italia come protagonista della  costruzione del progetto di un’Europa finalmente federale fondata sui principi di democrazia,  stato di diritto, diritti e laicità in opposizione ai tentativi reazionari della Russia di Putin, della  Cina, del trumpismo, del Brasile di Bolsonaro e di paesi membri come l’Ungheria di Orban. 

In questo quadro, ritiene cruciale la campagna “Libera di Abortire” avviata un anno fa da  Radicali Italiani unitamente ad altre quaranta realtà civiche e politiche, che ha voluto  riaccendere il dibattito pubblico sul diritto all’aborto nel nostro paese; saluta gli obiettivi  raggiunti su questo fronte, come da ultimo con la proposta di modifica del regolamento di  polizia mortuaria volta finalmente a tutelare dignità e privacy di migliaia di donne a Roma,  ottenuta grazie all’attivazione dell’azione popolare presso il Tribunale civile. 

Saluta il successo della recente terza edizione del Radical Lab a Firenze, che ha visti  impegnati 34 giovani iscritti al Movimento in tre intensissime giornate di formazione politica  con dibattiti, approfondimenti e laboratori, grazie alla partecipazione e agli interventi dei  nostri dirigenti e di ospiti di alto livello. Il tutto avvenuto grazie a una straordinaria  mobilitazione organizzativa di staff e militanti di Radicali Italiani; dà mandato agli organi  dirigenti di attuare, laddove possibile, le iniziative proposte dai partecipanti al Radical Lab. 

Il Comitato saluta e ringrazia la testimonianza portata all’interno dei propri lavori dalla  neonata associazione di donne esuli Afghane in Italia “Associazione di Solidarietà Donne  per le Donne, nella persona di Sediqa Mustaq, e impegna gli organi dirigenti a sostenere in  ogni modo la causa del popolo Afghano, al fianco delle diaspore presenti sul territorio, degli  attivisti per i diritti umani e per i diritti delle donne. 

Il Comitato saluta con favore la partecipazione di Radicali Italiani al Congresso annuale di  ALDE Party che si terrà a Dublino dal 2 al 4 Giugno 2022. Impegna gli organi dirigenti a  seguire gli sviluppi dei lavori dell’Assemblea degli iscritti e a coltivare collaborazioni  transnazionali, nonché a costruire proposte comuni e farsi promotori e sostenitori di iniziativa  politica democratica e liberale a livello europeo.

Sostiene le compagne e i compagni iscritti a Radicali Italiani che hanno deciso, per la tornata  elettorale di amministrative del prossimo 12 giugno, di presentarsi in liste diverse nei Comuni  di Rieti, Parma, Verona, Cuneo, Sesto San Giovanni e Crema, con l’obiettivo di utilizzare la  campagna elettorale e le proprie candidature come momento di iniziativa e mobilitazione  politica, e con l’auspicio di portare le battaglie radicali all’interno delle Istituzioni. 

Rilancia la centralità delle iscrizioni a Radicali Italiani per la vita dello stesso, impegnando  dirigenti e associazioni radicali ad elaborare congiuntamente una campagna iscrizioni per il  raggiungimento degli obiettivi politici del movimento. 

Massimiliano Iervolino 
Giulia Crivellini 
Igor Boni