“Solo metà delle oltre 200.000 domande di regolarizzazione sono state finalizzate in due anni: il quadro diffuso dalla campagna Ero straniero sull’andamento della sanatoria 2020 è disarmante, soprattutto se pensiamo che stiamo parlando di decine di migliaia di donne e uomini che aspettano di avere i documenti per poter finalmente vivere e lavorare nella legalità. Sono vite sospese e costrette alla precarietà a causa della burocrazia, della lentezza della pubblica amministrazione e da una più generale disattenzione della politica”. Così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Questi tempi lunghissimi sono un motivo in più per superare il sistema delle sanatorie e procedere alla riforma del testo unico dell’immigrazione elaborata dalla campagna, promossa da Radicali Italiani insieme ad altre organizzazioni laiche e religiose, con la proposta di legge di iniziativa popolare depositata alla Camera nel 2017, il cui esame è fermo in Commissione affari costituzionali da marzo 2020. Canali di ingresso per lavoro e regolarizzazione sempre accessibile a fronte di un contratto di lavoro sono le due misure necessarie per una gestione razionale dell’immigrazione del nostro Paese: i partiti non possono continuare a mettere la testa sotto la sabbia per paura di perdere consenso”, conclude.