Ucraina: governo intervenga per tutelare profughi

“Bisogna consentire agli ucraini in fuga dalla guerra che vogliono ricongiungersi ai propri familiari residenti in Italia di poterlo fare quanto prima”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.

“Va dunque agevolato il diritto al ricongiungimento familiare, anche oltre i limiti procedurali attualmente posti dalla normativa italiana e semplificando le relative prassi amministrative, soprattutto per quanto riguarda la richiesta di documenti e attestazioni difficilmente recuperabili in situazioni di emergenza.

Non dimentichiamo che nel nostro Paese vivono e lavorano oltre 230.000 persone di nazionalità ucraina e circa 20.000 hanno aderito alla regolarizzazione del 2020 col desiderio di uscire quanto prima dalle maglie del lavoro nero, ma moltissime di quelle domande sono ancora in attesa di essere esaminate dalle Prefetture.

Tale ritardo nella realtà significa precarietà perché la mancanza del permesso di soggiorno impedisce di fatto di poter accedere a tutte le tutele previste per le persone straniere residenti nel nostro paese. Tutele e possibilità che diventano indispensabili in situazioni drammatiche come quella che stiamo vivendo. Per questo, il governo italiano deve intervenire quanto prima”.

“Insieme alle altre organizzazioni promotrici della campagna Ero straniero, infine, esprimiamo soddisfazione per quanto detto dal presidente del Consiglio Mario Draghi poco fa in Parlamento circa il rafforzamento della disponibilità di posti nel sistema d’accoglienza del nostro Paese e l’implementazione da parte dell’Unione europea della Direttiva 2001/55/Ce sulla protezione temporanea per le persone ucraine in fuga. Nello stesso tempo, auspichiamo che tali meccanismi di protezione diventino prassi, senza dover assistere mai più ai respingimenti avvenuti alle frontiere europee e alle violazioni compiute finora” conclude.