Vai al contenuto

Contributo per Commissione Ambiente

di Rolando Renzi

Rimodulare il Superbonus110
Il Superbonus110 è una misura anticiclica che come formulata non può essere tasformata
in strutturale per i suoi elevati costi (finanziata per circa metà a debito).
Ha creato una bolla speculativa unitamente a fenomeni di accaparraggio, non comporta
rigenerazione urbana ma semplici interventi su singoli edifici, finanzia nuove caldaie a gas
mentre in alcuni paesi europei si sta pensando di vietarle nelle nuove costruzioni, è
inopportuna in quanto a pioggia e quindi utilizzata anche da proprietari facoltosi, ha
un’aliquota che non configura più un incentivo ma un vero e proprio aiuto statale, riguarda
una percentuale molto piccola del patrimonio edilizio italiano (circa 200.000 abitazioni su
un totale di più di dieci milioni), ha abbassato il livello di sicurezza sul lavoro e qualità
degli interventi e, soprattutto, ha determinato un rincaro dei prezzi in edilizia mai visto in
precedenza a causa dell’aliquota troppo elevata unitamente al tempo limitato di utilizzo ed
alla totale mancanza di gare per l’aggiudicazione dell’appalto in quanto la possibilità di
utilizzare prezziari più alti (leggi DEI) dei prezzi medi di mercato ha autorizzato le imprese
ad allineare all’insù tutti i capitolati.
Non ultimo abbiamo visto come sia stato anche generatore di frodi e di operazioni
malavitose.
Dal punto di vista ambientale ha una valenza molto scarsa se rapportato all’entità della
voce di spesa.
Pertanto:
-E’ opportuno dirottare almeno il 50% della spesa verso interventi di vera rigenerazione
urbana concentrati soprattutto nei quartieri periferici delle città metropolitane in modo di
migliorare la qualità urbana, l’integrazione e la coesione sociale;
-occorre dimezzare l’aliquota scaricabile per rendere i propietari i primi controllori dei
prezzi ed al tempo stesso incentivare l’utilizzo di capitali privati altrimenti congelati in
banca;
-occorre introdurre l’obbligo di gara per interventi superiori ai 70-80.000 euro;
-occorre limitare la verifica della conformità urbanistica degli edifici incentivati ai soli abusi
sostanziali.
Infine (se rimodulato come sopra indicato) sarà possibile prolungare l’applicazione della
misura fino al 2030 come minimo ma anche al 2050 (anche per normalizzare il mercato
dell’edilizia e consentire di lavorare e programmare seriamente).

Si allega un articolo sul Superbonus che, seppure non recente, analizza bene le
problematiche.

https://www.guidafinestra.it/rapporto-enea-sul-superbonus-poco-efficace-costa-troppo/

https://www.editorialedomani.it/economia/superbonus-un-regalo-di-stato-senza-alcuna-giustificazione-ambientale-v93b6n0u

https://www.editorialedomani.it/ambiente/cop26-transizione-ecologica-aboliamo-superbonus-tyt40z67