Contributo per Commissione aborto

di Claudia Lisa Moeller

Stiamo vivendo mesi e anni difficili per i diritti civili, passati in secondo piano in questa epoca di pandemia. 

Si parla sempre più di corpo e di malattia, ma l’aborto e il diritto delle donne di autodeterminazione su se stesse è sempre più messo a rischio. Pensiamo alla Polonia (dove il diritto di interrompere una gravidanza per malformazioni del feto non è più un motivo), a Malta (è ancora vietato abortire del tutto nell’isola) e ad alcuni stati americani (come il Texas) che rimettono in discussione la pratica. 

Non va tanto meglio per l’Italia che avrà anche il diritto all’interruzione di gravidanza, ma sempre più questo diritto è di fatto o negato o pressoché impossibile da ottenere (vedasi il fenomeno dei medici obiettori). La campagna “Libera di abortire” ha con grande successo dimostrato che in Italia questo diritto è a rischio e che bisogna fare qualcosa.

La mia proposta è di essere uniti in questa battaglia per un diritto civile e umano. Propongo di organizzare eventi e incontri che possano avere anche un respiro internazionale (come anche già quest’anno si è iniziato a fare con il servizio telegiornalistico di Al Jazeera) proprio per mettere in luce che c’è un grave rischio non solo per le donne italiane, ma per le donne di tutto il mondo.

Se siamo in “una seconda guerra mondiale sull’aborto”, è giusto allora portare questa battaglia oltre i nostri confini e comprendere come una grande conquista del 1900 è oggi più che mai in pericolo.

Cordiali saluti, 

Claudia Lisa Moeller