“Chiediamo la revoca delle due recenti onorificenze e di quelle assegnate in precedenza conferite a esponenti russi vicini al regime di Putin, come fu fatto dieci anni fa per la medaglia conferita al dittatore siriano Assad”, lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani e Giulio Manfredi, associazione radicale Adelaide Aglietta.
“Su proposta del ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio il presidente Mattarella, come si legge sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio, ha conferito l’onorificenza a due cittadini russi: Viktor Evtukhov e Andrey Kostin.
Il primo è sottosegretario di Stato al Ministero dell’Industria e Commercio Estero; il secondo è un banchiere russo, membro di vari consigli di amministrazione e accusato in passato di malversazioni dal dissidente russo Alexei Navalny.
L’anno scorso il ministro Di Maio aveva fatto conferire l’onorificenza di ‘Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Stella d’Italia’ sia al primo ministro russo Mikhail Mishustin (oggetto di investigazioni da parte del team di Alexei Navalny, a seguito delle quali è stato inserito nella “Putin list” stilata dal Dipartimento del Tesoro USA, con l’accusa di “corruzione e arricchimento illecito”) sia al ministro dell’Industria e Commercio Estero Denis Manturov.
Con una lettera formale inviata il 4 settembre 2020 avevamo richiesto al Presidente Mattarella di revocare tali onorificenze vista la situazione di negazione dei diritti civili e politici all’interno della Federazione Russa e la continua minaccia attuata dal regime di Putin fuori dai suoi confini con azioni militari (Ucraina, Siria, Libia, Africa), con attentati a singoli cittadini e con azioni di disinformazione sul web.
A maggior ragione dopo le nuove medaglie rinnoviamo al Presidente Mattarella la nostra richiesta: in zona Cesarini revochi le quattro onorificenze assegnate, come fece in passato il suo predecessore Giorgio Napolitano revocando l’onorificenza assegnata al dittatore siriano Bashar Al Assad”, concludono.