Nucleare: qualcuno dica a Salvini che Italia è fuorilegge su deposito scorie

“Salvini esulta per la direzione intrapresa dall’Ue e rilancia referendum sul nucleare, volutamente ignorando un fatto imprescindibile che si legge nella bozza del piano: il nucleare potrebbe essere sviluppato solo a patto che sia sicuro”, lo afferma in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.

“Il piano elaborato dalla Commissione Ue prevederebbe l’inclusione di gas e di nucleare nella tassonomia Ue, ovvero nella lista delle attività definite sostenibili da Bruxelles.

Nella bozza del testo l’energia proveniente dall’atomo verrebbe considerata sostenibile a condizione che le centrali siano in grado di smaltire in sicurezza i rifiuti radioattivi e non causino danni significativi all’ambiente.

Smaltire in sicurezza vuol dire avere un deposito unico per le scorie, cosa che l’Italia non ha. Quindi qualcuno avverta Salvini che prima di avventurarsi in fantomatici referendum dovrebbe convincere i suoi amministratori locali e nazionali a non contestare le scelte che verranno fatte sul deposito unico. Cosa che è avvenuta anche dopo la pubblicazione dei siti idonei, figuriamoci quando avverrà l’individuazione dell’area.

A chi in Italia inizia ad esultare per le decisioni dell’Ue vorrei ricordare che è la stessa Europa che ha aperto nei nostri confronti la procedura di infrazione 2020_2266 contestando la mancata osservanza di alcune disposizioni della direttiva 2011/70/EURATOM del Consiglio con riferimento al programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.

Il leader della Lega prima di dire di essere a favore del ritorno all’energia nucleare faccia una battaglia sui territori per il deposito unico. Ci vuole coerenza non demagogia, soprattutto su temi cruciali come questo”.