“La nuova strategia europea sul suolo al 2030, parte integrante del Green Deal, contiene molti degli obiettivi che indichiamo al Parlamento italiano fin dal 2006”, lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino e Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani.
“Dall’emanazione della prima Strategia europea sulla protezione del suolo quindici anni fa, chiediamo infatti al Parlamento di approvare una legge che ponga il suolo al riparo dalla distruzione e dal degrado che proseguono malgrado le crisi economiche e il decremento demografico.
Con la campagna #AiutaIlSuolo abbiamo rilanciato proprio in questo 2021 le nostre proposte in merito. La nuova strategia prevede il progetto di una direttiva quadro europea da emanare entro il 2023. Direttiva che, come abbiamo più volte sottolineato, cambierebbe in positivo la prospettiva. Il sostegno alla necessità di una direttiva quadro peraltro lo portammo in sede europea all’assemblea dell’ALDE già due anni fa.
Oggi vedere che l’UE mette in primo piano la difesa dei servizi ecosistemici forniti dai suoli, la necessità di ridurre fino ad annullare il consumo netto di suolo e un utilizzo sostenibile della risorsa è un grande passo avanti. Un passo che deve essere concretizzato con normative nazionali adeguate che al momento sono completamente assenti, con una gestione che sappia fare tesoro delle innovazioni tecniche, tecnologiche e di conoscenza che il mondo scientifico ha prodotto; una gestione che possa favorire l’accumulo di sostanza organica per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, favorire il riutilizzo di siti dismessi e il recupero dei suoli degradati o contaminati; investendo sulla conoscenza e la formazione dei cittadini su questa risorsa naturale che calpestiamo e non conosciamo.
Quanti sanno che il suolo è il maggiore contenitore di biodiversità e di carbonio delle terre emerse? Il prossimo 11 dicembre alla convention di Roma “Hic et nunc, #UnaSceltaRadicale per la Transizione Ecologica” affronteremo anche questo tema che è una delle basi del nuovo Green Deal europeo e mondiale”, concludono.