Cannabis: una nuova chiamata alle armi


“Questo giorno segna una nuova chiamata alle armi, oggi depositiamo le firme per il referendum ma è solo l’inizio della lotta che continua”, lo ha dichiarato Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani durante la consegna delle 630 mila firme per il referendum Cannabis oggi a Roma insieme alle altre associazioni e ai partiti che lo hanno promosso. “Abbiamo vinto la prima parte di una grande scommessa”, aggiunge Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani anche lui oggi davanti alla Corte di Cassazione.

“In soli 20 giorni abbiamo superato, grazie alla rivoluzione della firma digitale e all’impegno dei volontari, l’obiettivo referendario. Abbiamo dovuto intraprendere lo sciopero della fame per chiedere al governo una necessaria proroga per la consegna viste le difficoltà dei Comuni di inviare i certificati elettorali nei termini di legge. Ma oggi siamo qui e possiamo esultare insieme alle centinaia di migliaia di cittadini che hanno espresso con la firma il convincimento che il tema della coltivazione, vendita e consumo di cannabis è una delle questioni sociali più importanti nel nostro Paese. Un tema che attraversa la giustizia, la salute pubblica, la sicurezza, la possibilità di impresa, la ricerca scientifica, le libertà individuali e, soprattutto, la lotta alle mafie”, conclude