Produzioni vaccini in Lombardia, ancora tutto fermo

Da pochi minuti è terminata in Consiglio regionale della Lombardia la discussione dell’interrogazione f a  risposta immediata presentata da Michele Usuelli (+Europa/Radicali) sul tema della produzione in Lombardia del vaccino anti covid-19, argomento già oggetto di un roboante annuncio da parte della Giunta regionale nel corso dell’inverno scorso (https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/vaccini-anticovid-in-italia-monza-e-pronta-alla-produzione_1387662_11/) sul quale è caduto poi un misterioso silenzio.

L’interrogazione di Usuelli prende le mosse dall’avvio della campagna vaccinale sulla terza dose che sta interessando in questi giorni la nostra regione e dall’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha richiamato sul rischio che una campagna massiccia di nuove somministrazioni nei Paesi ad elevato reddito e già coperti da una buona immunizzazione, determini un’ulteriore carenza di dosi nei Paesi poveri, nei quali la vaccinazione è già oggi ampiamente al di sotto del necessario. Solo una moltiplicazione dei siti produttivi, quindi, può consentire di far fronte alle necessità di tutti e, nei mesi scorsi, sembrava che la Lombardia fosse la candidata ideale per l’attivazione di questo processo.

La risposta di Guidesi, Assessore allo Sviluppo economico, è stata però insoddisfacente: “le interlocuzioni sono in corso e la partita è nelle mani del Governo”, ha detto il rappresentante della Giunta regionale.

Insoddisfatto della risposta, Michele Usuelli ha commentato: “ringrazio l’Assessore per la risposta, ma trovo molto grave che la Giunta, ancora una volta, scelga di scaricare sul Governo il peso delle proprie inadeguatezze. Le imprese Lombarde hanno manifestato interesse e disponibilità e lo scorso febbraio è stato detto loro che in pochi mesi ci sarebbe stato l’accordo. Oggi apprendiamo che nulla è cambiato nonostante siano passati più di sei mesi e che la Giunta ha rinunciato ad esercitare sul tema qualsiasi forma di autonomia. Se non si fosse perso tempo la produzione sarebbe già partita. Spero comunque che l’Assessore Guidesi voglia continuare a combattere con forza, insieme a noi, questa battaglia che ha fondate ragioni etiche ed economiche.”