“Questa mattina ci siamo svegliati apprendendo notizie tragiche di nuove morti in mare. Mentre l’Europa, sottovalutando il dramma delle vite umane perse e dei paesi frontalieri che devono affrontarlo, è incapace di attivare nuove politiche, trovare soluzioni a lungo termine e continua a finanziare la Libia dove i migranti trovano il carcere e le sevizie”, lo afferma in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Sette morti – tutte donne- a solo 5 miglia dalla costa di Lampedusa, una bambina di cinque anni deceduta nel mare delle Canarie dopo 17 ore passate su un barcone e altre barche con quasi 200 persone a bordo intercettate a largo della costa di Crotone. Sappiamo tutti che gli sbarchi e le morti continueranno per tutta l’estate.
Cosa serve all’Europa e all’Italia per comprendere che queste vicende non possono essere affrontate in maniera emergenziale? Da tempo chiediamo che la Libia venga riconosciuta come Stato non sicuro e che venga cancellato il vergognoso memorandum Italia-Libia che fornisce mezzi e denaro a bande criminali che utilizzano la violenza, le minacce, il ricatto e la morte come metodo.
Bisogna altresì riprendere al più presto l’esame della nostra proposta di legge di iniziativa popolare ‘Ero Straniero‘ che chiede regolarizzazione e inclusione, permessi di lavoro e accoglienza per chi scappa dalle guerre, dalla fame e dagli effetti dei cambiamenti climatici”, conclude