“ARIA non la volevo dall’inizio, ma ero appena arrivata e mi sembrava giusto dare un’opportunità alla nostra piattaforma regionale, però avevo messo delle clausole che prevedevano una rescissione nel caso in cui il contratto non fosse stato eseguito correttamente. Quindi appena visto i disastri che erano stati provocati, ho cambiato e scelto Poste e oggi funziona tutto”. Così si è espressa qualche giorno fa la Vicepresidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, intervenendo alla trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7.
Dopo aver verificato i documenti citati dalla Vicepresidente, il Consigliere regionale di +Europa/Radicali Michele Usuelli ha così commentato:
“Né la delibera 4353 del 24 febbraio 2021, con la quale Regione Lombardia ha affidato ad ARIA la creazione del portale per la prenotazione delle vaccinazioni, né l’offerta tecnico economica presentata da ARIA nei giorni precedenti, contengono alcuna clausola di rescissione, anzi, è opportuno approfondire se, e in quale misura, i 18.500.000 di euro stanziati per un servizio mal gestito e non concluso, dovranno comunque essere corrisposti alla partecipata regionale. L’Assessore Moratti chiarisca quanto ha affermato ed esibisca, se esistono, i documenti attestanti l’esistenza della clausola rescissoria e, soprattutto, sia trasparente con i cittadini lombardi dicendo loro quanto costerà, a consuntivo, la fallimentare operazione del portale ARIA per le vaccinazioni. Mi chiedo inoltre: se a seguito del mancato pagamento da parte di Regione Lombardia ARIA dovesse avere un buco da 18.500.000 chi lo ripianerà, essendo la società partecipata al 100% da Regione?”.