Chiediamo nuovamente che il nostro Paese conceda la cittadinanza italiana a Patrick Zaki come strumento di pressione diplomatica nei confronti dei comportamenti inaccettabili dell’Egitto
Lo affermano in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“La cittadinanza italiana permetterebbe di intervenire meglio e con maggiore forza e incisività nella vicenda processuale di Zaki e sarebbe un atto non solo simbolico di difesa della giustizia e contro i soprusi del regime liberticida di al Sisi. Per questo obiettivo una petizione lanciata su una piattaforma web ha raccolto quasi 200.000 sottoscrizioni di cittadini e in Parlamento vi sono mozioni da discutere e approvare.
Patrick Zaki resterà in carcere ancora per 45 giorni; il comportamento della magistratura egiziana è manifestamente inaccettabile”, continuano. “Se l’Europa e l’Italia in primis, non faranno sentire forte il peso della propria diplomazia, come accaduto molte volte nel recente passato, dopo questi giorni ve ne saranno altri e altri ancora. Il carcere viene utilizzato evidentemente come forma di tortura; per questo si dovrebbe contestare all’Egitto anche la violazione della Convenzione ONU contro la tortura”, concludono.
Roma, 7 aprile 2021