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Depenalizzare eutanasia, il 20 aprile depositiamo quesito referendario

Martedì 20 aprile presso la Suprema Corte di Cassazione verrà depositato il quesito referendario per depenalizzare l’eutanasia in Italia sulla base di quanto già stabilito in due occasioni dalla Corte costituzionale.

Radicali Italiani sostiene  l’iniziativa promossa dall’Associazione Luca Coscioni per far fronte alla paralisi del Parlamento sul tema.


QUI è possibile preannunciare adesioni e disponibilità nella raccolta firme.


“Di fronte all’immobilismo e all’incapacità del Parlamento di intervenire su questioni urgenti e non più rinviabili come la dignità delle persone malate, occorre agire fornendo strumenti che permettano ai cittadini di scegliere sulla propria vita Il referendum deve tornare a svolgere il ruolo di far uscire il parlamento dalla paralisi e dagli interessi di parte”, affermano in una nota Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, segretario e tesoriera di Radicali Italiani.

Grazie alla campagna “Eutanasia Legale”, promossa da Radicali Italiani e dall’Associazione Luca Coscioni, il 3 marzo 2016, per la prima volta nella storia del Parlamento italiano, iniziava il dibattito sull’eutanasia senza mai arrivare a una votazione. Nel gennaio 2019 il Parlamento ha ripreso il dibattito sotto la spinta della Corte costituzionale ma anche questa volta si è arenato senza portare a un testo base.

A depositare il quesito saranno presenti, oltre ai dirigenti e agli attivisti dell’Associazione Luca Coscioni, Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, segretario e tesoriera di Radicali Italiani; Riccardo Magi, parlamentare +Europa-Radicali; Michele Usuelli, consigliere regionale in Lombardia +Europa-Radicali; Alessandro Capriccioli, consigliere regionale in Lazio +Europa-Radicali; Lorenzo Lipparini, assessore radicale alla partecipazione, cittadinanza attiva e open data a Milano e Silvio Viale, medico e membro di direzione di Radicali Italiani.

Da fine giugno partirà la raccolta delle 500mila firme necessarie per presentare il referendum. 

QUI è possibile preannunciare adesioni e disponibilità nella raccolta firme.