Usuelli: procedura macchinosa, Draghi ha appena richiesto di fare il contrario.
“Nella conferenza stampa di presentazione della campagna vaccinale in Lombardia, tenuta dal Presidente Fontana, unitamente alla Vicepresidente Moratti, all’Assessore Foroni e al Dott. Bertolaso, il 2 febbraio 2021, nell’illustrare le modalità di prenotazione delle somministrazioni da parte dei cittadini, l’Assessore Moratti ha comunicato che sarà istituito un portale telematico attraverso il quale sarà possibile registrarsi, ma che la registrazione non comporterà in automatico la prenotazione poiché sarà seguita da una telefonata da parte degli operatori per definire l’appuntamento per la somministrazione.
Posto che la modalità descritta appare inutilmente macchinosa, nonché in contrasto con tutte le tradizionali modalità di prenotazione informatica, anche messe in campo dalla stessa Lombardia per la prenotazione di visite ed esami, si chiede all’Assessore se non intenda rivedere la procedura descritta, preferendo una modalità di prenotazione diretta da parte del cittadino, analogamente a quanto deciso da altre Regioni”
Questa la domanda posta da Michele Usuelli, Consigliere regionale di +Europa-Radicali, all’Assessore al Welfare Letizia Moratti in vista della Commissione Sanità che si è tenuta questa mattina, nella quale è stato approfondito il tema dell’emergenza sanitaria e della campagna vaccinale in Lombardia.
Deludente la risposta della DG Welfare in Commissione Sanità, che ha confermato la complessità della procedura: il portale servirà infatti solo a registrare la disponibilità dei cittadini a vaccinarsi, ma sarà un successivo contatto via SMS a definire l’appuntamento.
A margine della seduta, Michele Usuelli ha così commentato ”Colpisce la pervicacia della Giunta nello scegliere le soluzioni meno efficaci, rapide e vicine ai cittadini. Proprio oggi esce una agenzia ANSA che documenta come Mario Draghi, nel corso delle consultazioni, abbia ribadito la necessità di affidare la campagna vaccinale di massa ad una piattaforma digitale per i cittadini informatizzati e ad un unico call center per le prenotazioni di chi non sappia usare gli strumenti informatici; la Lombardia preferisce fare da sé, attraverso un meccanismo che non ha alcun senso pratico e contraddice, tra l’altro, le usuali modalità di prenotazione applicate dalla stessa Regione per visite ed esami”.