Domani in Commissione Sanità Lombardia, Usuelli interroga Moratti su dati Covid e piano vaccinale: Possibile che l’ufficio prevenzione non controlli i dati mandati all’ISS?

 

Mentre la Lombardia si appresta ad avviare il piano vaccinale per le fasce più anziane della popolazione e in attesa di ottenere da regione, a beneficio di tutti, i dati disaggregati, ancora molti punti oscuri restano sui meccanismi di raccolta e trasmissione al governo centrale dei dati relativi all’epidemia, così come profonde contraddizioni vigono riguardo al sistema di prenotazione dei vaccini. Michele Usuelli, consigliere regionale di Più Europa-Radicali, nella giornata di mercoledì 10 febbraio in Commissione sanità interrogherà su questi temi l’assessore Letizia Moratti.

In particolare, sulla questione dei dati una recente nota di Regione Lombardia lascia intuire che, ai fini del calcolo degli indicatori di zona gialla, arancione e rossa, dai sistemi regionali partano due flussi distinti di dati: uno tramite la società ARIA, a partire dalle schede compilate da medici, laboratori e strutture ospedaliere pubbliche e private, e destinato all’Istituto Superiore di Sanità (quello che conta per Rt); l’altro compreso in un report a cura dell’Unità Organizzativa Prevenzione e comprendente il totale di tamponi, guariti, dimessi, ricoverati in reparti ordinari e in terapia intensiva, inviato quotidianamente al Ministero della Salute e alla Protezione Civile e da questi pubblicato.

In questo quadro, osserva Usuelli, non si comprende come l’UO Prevenzione si occupi solo del secondo dei due flussi di dati e non anche del primo, lasciando che la trasmissione avvenga automaticamente, senza alcun controllo, né è chiaro a quale titolo, sulla base di quale competenza e in quali modalità ARIA assolva a questo compito. Peraltro, si tratta di un flusso di dati delicatissimo, posto che è quello che determina l’assegnazione alla zona gialla, arancione o rossa. Per quanto riguarda il secondo flusso di dati, quello elaborato dall’UO Prevenzione, invece, non è chiaro da dove provengano i dati e a cosa serva, operativamente. Buon senso richiederebbe un invio unico di dati disaggregati a ISS e Ministero, opportunamente controllati dalla UO Prevenzione, e resi pubblici. Usuelli porrà quindi all’assessore Moratti le seguenti domande: “Chiediamo all’Assessore se tale ricostruzione, basata su una nota stampa della Giunta stessa, sia corretta e cosa intenda fare per garantire che i dati inviati all’ISS siano adeguatamente controllati e supervisionati dalla struttura deputata alla sorveglianza”. 

Sul fronte del sistema di prenotazione dei vaccini, invece, in aula e in conferenza stampa l’assessorato ha comunicato che sarà istituito un portale telematico attraverso il quale sarà possibile registrarsi, ma che la registrazione non comporterà in automatico la prenotazione (con data, ora e luogo e a facoltà al cittadino di scegliere) poiché sarà seguita da una telefonata da parte degli operatori per definire l’appuntamento per la somministrazione. Ciò però appare come un meccanismo inutilmente complicato e indegno di una regione votata all’efficienza, che ha promesso di “vaccinare 24 ore al giorno, sette giorni su sette”. Usuelli chiederà dunque di rivedere il processo di prenotazione. 

“Io, da medico, per esempio, ho prenotato accedendo al portale fornitomi dal Policlinico di Milano, “zero coda” ed ho potuto scegliere data ed ora, senza che nessuno mi dovesse richiamare. Posto che la modalità descritta appare inutilmente macchinosa, nonché in contrasto con tutte le tradizionali modalità di prenotazione informatica, anche messe in campo dalla stessa Lombardia per la prenotazione di visite ed esami, all’Assessore chiederò se non intenda rivedere la procedura, preferendo una modalità di prenotazione solo tramite portale per i milioni di lombardi alfabetizzati con il computer ed una solo telefonica per il resto della popolazione, analogamente a quanto deciso da altre Regioni”, ha dichiarato Usuelli.