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Arabia Saudita: collaborazione di Renzi inopportuna


“Non ha importanza chiedersi se i rapporti fra Renzi ed il Re Saudita siano regolari o meno. È invece profondamente inopportuno che un senatore nonché capo di un partito – che aveva (e che avrà?) ministri e sottosegretari e discettava di deleghe ai servizi segreti – possa avere rapporti così profondi con uno stato totalitario confessionale islamico, con notevoli interessi anche nel Mediterraneo.

Chi non ne vede il problema o non conosce la storia del nostro Paese o probabilmente da questa non ha imparato nulla”, lo afferma in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. “Come sempre non valutiamo gli atti e i fatti dei leader politici in base al codice penale, tuttavia i rapporti fra Italia Viva e la monarchia saudita dovrebbero farci interrogare sull’opportunità di questi comportamenti, soprattutto in un momento così drammatico per il nostro Paese in piena crisi sanitaria, sociale, economica e istituzionale”, conclude.