Domani in Consiglio regionale sarà discussa una mozione consiliare a firma Michele Usuelli (+Europa/Radicali) sulla preoccupante questione dei vaccini antinfluenzali agli operatori del sistema accreditato.
Una circolare della Giunta regionale, datata 17 agosto 2020, infatti, ha dato disposizione alle strutture sanitarie accreditate di provvedere autonomamente all’approvvigionamento del vaccino antinfluenzale per i propri operatori, contravvenendo alla prassi che ha sempre previsto che fosse la Regione stessa, attraverso le ATS, a fornire le vaccinazioni alle suddette strutture. Considerando inoltre che fino all’anno scorso le vaccinazioni venivano erogate agli operatori gratuitamente, questo passo indietro da parte di Regione Lombardia appare ancora più insensato.
Michele Usuelli, nel constatare che tale decisione può avere conseguenze pericolose per la tutela della salute pubblica, ha così commentato:
“Mentre incalza ad ogni livello il dibattito sulla prossima campagna vaccinale, trovo particolarmente sconcertante che la mozione che ho proposto, l’unica su questo argomento prevista nella seduta di domani, sia stata calendarizzata come ultimo punto, con il rischio che venga affrontata solo a tarda sera o che possa addirittura slittare alla prossima settimana.
Nel merito vorrei puntualizzare che non si tratta di una questione di costi. Le strutture accreditate sono pronte a pagare le dosi di vaccino per tutelare operatori e, di conseguenza, pazienti, ma oggi queste dosi non sono più reperibili sul mercato. È compito di Regione Lombardia mettere a disposizione i vaccini per le categorie a rischio, di cui gli operatori sanitari fanno parte. Ancora una volta paghiamo un difetto di programmazione: si sapeva da mesi che la prossima sarebbe stata una campagna di vaccinazioni particolarmente delicata e massiccia; perché la Giunta non ha provveduto a ordinare un quantitativo adeguato di vaccinazioni? La sanità lombarda, proprio secondo il modello che il centrodestra ha creato negli ultimi 25 anni, si fonda sulla sostanziale parificazione tra strutture pubbliche e private, al punto che le seconde erogano, ad oggi, circa il 40% delle prestazioni sanitarie. Non vaccinare un numero così alto di operatori, oltre a rappresentare una discriminazione intollerabile per la categoria, rischia di mettere in pericolo le migliaia di cittadini che entrano in contatto quotidianamente con queste persone.”
Sul tema delle vaccinazioni antinfluenzali agli operatori del settore accreditato era intervenuto nei giorni scorsi anche il sindaco di Milano Beppe Sala che aveva ricordato come si chiedesse di arrangiarsi con i vaccini proprio a quelle persone che fino a pochi mesi fa erano definite“eroi”.
“Il Sindaco Sala ha perfettamente ragione”, ha aggiunto Usuelli “e il silenzio dell’Assessore Gallera, così pronto a rispondere in maniera piccata sul tema del vaccino ai dipendenti comunali, fa ancora più effetto. Vedremo se domani avrà qualcosa da dire nel merito o se preferirà, ancora una volta, l’autodifesa della fallimentare strategia anti-Covid della Giunta regionale.”