Roma, eventuale candidatura Calenda importante ma se è per vincere

“La situazione di Roma è sotto gli occhi di tutti. La Capitale ha bisogno di riforme strutturali per rinascere dopo anni e anni di incuria e dilettantismo”, affermano Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani e Francesco Mingiardi, segretario dell’Associazione Radicali Roma in una nota.

“Per questo chi in queste ore tenta di giocare una partita utile esclusivamente a rinsaldare o a scomporre gli equilibri nazionali lo fa sulla pelle dei cittadini romani commettendo un grave errore.

Detto questo, l’eventuale candidatura di Carlo Calenda, firmatario nel 2017 dei referendum Radicali contro il monopolio Atac e per la messa a gara del servizio pubblico, non può che interessarci a patto che non sia di testimonianza ma pensata per vincere, quindi attraverso la costruzione di una ampia coalizione”, proseguono.”

Se così fosse il PD dovrebbe di sicuro appoggiare Calenda però in modo convinto, lo diciamo perché troppe cose che stanno accadendo in questi giorni ricordano quanto successe nel 2010 con la candidatura della radicale Emma Bonino alla presidenza della Regione Lazio, dove, a parte Zingaretti, Prestipino e pochi altri, il PD giocò un partita ambigua dovuta ad equilibri anche lì nazionali che portarono alla vittoria di Polverini”, concludono.

12 ottobre 2020