COMMISSIONE D’INCHIESTA COVID IN LOMBARDIA, USUELLI REPLICA A GIRELLI: “NON TOCCA ALL’UFFICIO DI PRESIDENZA DECIDERE SULLA PUBBLICITA’ DEI LAVORI. SIA COINVOLTA LA COMMISSIONE E RISPETTATO IL REGOLAMENTO”
Con riferimento all’articolo apparso oggi su “La Repubblica Milano” nel quale il consigliere Gian Antonio Girelli, neo eletto Presidente della commissione d’inchiesta Covid in Lombardia, preannuncia che “proporrà all’Ufficio di Presidenza della commissione speciale di andare oltre il regolamento e aprire le porte al pubblico durante le sedute.”, Michele Usuelli (Consigliere regionale del gruppo piùEuropa – Radicali) precisa quanto segue:
“Sono costretto a ricordare al Presidente Girelli, come già avevo fatto con la ex-Presidente Baffi, che il regolamento del consiglio regionale non prevede alcun coinvolgimento dell’Ufficio di Presidenza della commissione in merito alla pubblicità delle sedute. L’articolo 52 intatti recita:” le sedute non sono pubbliche salvo diversa decisione della commissione stessa”.
Chiediamo quindi che sia la commissione, di volta in volta, a deliberare sulla pubblicità delle sedute, con una particolare attenzione alle fasi di audizione nelle quali, su richiesta degli auditi, non si potrà evitare di procedere in via riservata. D’altra parte siamo tutti a conoscenza delle pressioni che la Giunta regionale ha fatto nei mesi scorsi nei confronti del personale sanitario, con severe minacce di sanzioni nei confronti di chi avesse osato comunicare all’esterno fatti inerenti alla gestione Covid.
La tutela degli auditi e una gestione trasparente dei lavori devono procedere di pari passo, ma il buon esito della Commissione dipenderà soprattutto da una gestione rispettosa delle regole e dal rispetto dei ruoli che il regolamento assegna al Presidente, all’Ufficio di Presidenza e ai commissari. Comunicare in anteprima alla stampa amica una decisione, per altro fuori competenza, non è certo un buon viatico per l’inizio dei lavori”.