“Caro Graziano, un anno fa eravamo insieme sulla SeaWatch per chiedere che fossero fatti scendere quei naufraghi in fuga dall’inferno libico, chiedevamo che fossero soccorsi così come prevedono le convenzioni internazionali. Non sono polemiche quelle di queste ore sulla Libia e sul rifinanziamento della missione di supporto alla Guardia costiera libica, sono i fatti di questi ultimi anni”, così con un post su facebook Riccardo Magi, deputato di +Europa Radicali si rivolge al copogruppo del Pd Graziano Delrio. “È un fatto che sostenere la guardia costiera libica e lasciarle il controllo delle operazioni di salvataggio in mare significa sostenere coloro che riconsegnano uomini, donne e bambini all’inferno da cui tentano di scappare e, in alcuni casi, sostenere gli stessi carcerieri e i loro complici. È un fatto che questa politica di lasciare il controllo delle operazioni di salvataggio in mare alla guardia costiera libica è stata inaugurata dall’ultimo governo PD di cui tuo eri membro, proprio con la responsabilità del Ministero dei Trasporti.
È un fatto che l’attuale governo già molti mesi fa, al momento del rinnovo tacito del memorandum, aveva promesso profonde e sostanziali modifiche dello stesso. È un fatto che queste modifiche non siano arrivate.
È un fatto che quella missione internazionale era invotabile già un anno fa e infatti il Partito Democratico non la votò sostenendo, allora, che l’attività della guardia costiera libica era “equivoca”.
Questi sono i fatti, caro Graziano.
Questo doveva essere il governo della discontinuità, soprattutto su immigrazione e diritti. E io continuo a chiederla perché qualcuno tra voi sembra averlo dimenticato”, conclude Riccardo Magi.
17 luglio 2020