“Radicali Italiani è tra i promotori del presidio che si terrà domani , 25 giugno, di fronte al Consiglio della Regione Umbria , perché nessun passo indietro sui diritti delle donne è tollerabile.
Le richieste sono semplici: l’immediato ritiro della delibera Tesei-Pillon e il potenziamento dei servizi pubblici per l’Ivg. La giunta Tesei-Pillon vuole impedire il ricorso alla RU-486, costringendo le donne umbre a fare ricorso al solo aborto chirurgico. Un ritorno al passato, fatto di ostacoli all’Interruzione volontaria di gravidanza, perché costringerà le donne a essere vessate da umilianti regole burocratiche, difficoltà di ogni genere, spesso del tutto inutili perché poi l’obiezione di coscienza impedisce l’Ivg, L’ospedalizzazione deve essere il frutto di una scelta libera e consapevole delle donne, non un’imposizione” dichiara Alessandro Massari, Direzione nazionale di Radicali Italiani.
“Dall’Umbria radicale nasce e cresce una proposta alternativa, possibile, migliore rispetto a quella indicata dal ministero della Sanità nelle sue Linee di indirizzo, con l’obiettivo di guidare un movimento spontaneo che coinvolge ben 16 regioni, Umbria compresa, per interrompere il binomio inscindibile aborto–ricovero ospedaliero e per sostenere la richiesta del ministro Speranza al Consiglio superiore di sanità, con l’obiettivo di rendere più semplici le procedure per fare ricorso all’aborto farmacologico, eliminando l’obbligo del ricovero”.