“Non possiamo che apprezzare la richiesta del ministro Speranza di un parere al Consiglio superiore di sanità sull’aborto farmacologico: è ora che, sulla base dell’esperienza scientifica e professionale maturata, sia cancellata l’assurda prescrizione del ricovero ordinario di tre giorni in ospedale per le donne che scelgono questo percorso.
Il precedente parere del Consiglio in materia, infatti, risale a dieci anni fa, quando questa modalità di ivg era appena stata introdotta in Italia, soprattutto grazie alla battaglia condotta da noi radicali e, in particolare, al ginecologo di Torino Silvio Viale.
Il Ministro colga questa occasione per presentare una versione aggiornata della relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 194, l’ultima risale al 2018. La presentazione sarebbe stata prevista entro il mese di febbraio e chiediamo, ora che la fase più acuta dell’emergenza sanitaria appare superata, di recuperare quanto prima il ritardo.
Troppa poca attenzione è prestata all’effettiva possibilità per le donne di esercitare a pieno un importante diritto, nonostante tante continuino a denunciare gli ostacoli incontrati nel tentativo di accedervi: la raccolta e analisi dei dati è un passo essenziale per poter individuare le misure necessarie affinché sia davvero garantito” dichiara Giulia Crivellini, Tesoriera di Radicali Italiani.
17 giugno 2020