Scuola: studenti e famiglie dimenticati, realtà è che plessi rimarranno chiusi per 7 mesi

“La scuola è la grande dimenticata del governo e non basta dire destineremo tot. euro all’edilizia scolastica: il problema è la formazione degli alunni, dalle materne ai licei. I ragazzi affrontano da soli e con le famiglie un deficit scolastico, culturale e sociale che si porteranno dietro per molto tempo.

Se pensiamo che a Roma, come sottolinea uno studio di Sant’Egidio, il 61% dei bambini tra i 6 e i 10 anni non ha svolto lezioni online capiamo l’enormità della questione. E questo non è un fenomeno circoscritto alla Capitale, la scuola italiana si è fermata a marzo, in alcuni casi a febbraio, e ha abdicato rimandando tutto a tempi migliori. Non non c’è socialità, non c’è formazione, non c’è programmazione ora che i genitori devono tornare a lavoro e il sistema del welfare dei nonni è stato messo in quarantena.

Ovunque ci si impegna e si scommette sul futuro ripartendo dai ragazzi, lo si fa con le dovute attenzioni e cautele, scommettendo su formazione e cultura. Qui in Italia, invece, agli studenti viene raccontata l’importanza dello studio e della scuola, e poi, in concreto, si alza bandiera bianca troppo presto e si chiudono i plessi scolastici per sette mesi filati”. Lo afferma in una nota Riccardo Magi, deputato di + Europa Radicali

15 maggio 2020