“Election day il 13-14 settembre non significa solo l’impossibilità di tenere una campagna elettorale regolare in pieno agosto in tempo di Covid, garantendo dibattito e informazione sulle competizioni regionali, comunali e sul referendum costituzionale – che meriterebbe un ampio e autonomo spazio – significa anche deposito delle liste a fine luglio e quindi raccolta delle firme necessarie per presentarle nel mese di luglio.
Negli oltre mille comuni e nelle sei regioni in cui si andrà al voto chi vorrà presentare una lista non godendo dell’esenzione riservata alle forze già rappresentate nelle istituzioni, dovrà raccogliere migliaia di firme di cittadini mentre il Paese è formalmente in stato d’emergenza”, lo dichiara Riccardo Magi, deputato di Più Europa-Radicali e membro della commissione Affari costituzionali.
“Il governo, che sostiene di seguire le indicazioni del Comitato tecnico scientifico, dovrebbe spiegare come possano i promotori delle liste allestire dei gazebo nelle piazze principali avvicinando i cittadini e invitandoli a firmare le liste stesse alla presenza di un autenticatore (che devono aver convinto a presenziare per svolgere questa funzione), il tutto nel rispetto delle misure di distanziamento fisico. In assenza di questa spiegazione siamo di fronte all’ennesimo caso di manipolazione delle regole che favorisce le grandi forze politiche, negando la parità di accesso alla competizione elettorale e i diritti politici dei cittadini”, conclude il deputato radicale.
23 maggio 2020