“L’ipotesi di fissare una data per le elezioni e per il referendum costituzionale a metà settembre, avanzata oggi dalla maggioranza nel corso dell’esame del decreto elettorale, è irricevibile. Scegliere le giornate del 13 e 14 settembre per aprire le urne renderebbe impossibile lo svolgimento di una campagna elettorale minimamente regolare, oltre a determinare ostacoli alla partecipazione e alla competizione elettorale in particolare per le liste non collegate a partiti già rappresentati nelle istituzioni.
Solo immaginare di organizzare delle iniziative elettorali nelle spiagge, tra gli ombrelloni distanziati ognuno con i suoi 10 mq, per dibattere di politica regionale o comunale e in abbinamento della riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari è un’idea folle. L’eccezionalità di questo periodo e la preoccupazione per un ritorno del contagio in autunno non può tradursi nello stravolgimento del momento elettorale e alla negazione dell’accessibilità alla competizione, alla possibilità di dibattito e alla reale e sacrosanta informazione per i cittadini”. Lo afferma in una nota Riccardo Magi, deputato di +Europa Radicali.
21 maggio 2020