“Mentre regna l’incertezza su tutto ciò che accadrà nelle prossime settimane, Raggi pensa bene di spendere tempo ed energie a compiacersi sui social per aver ‘beccato’, su segnalazione di altri cittadini, uno ‘zozzone’ che gettava una poltrona in un secchio della spazzatura”.
Così in una nota Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa Radicali.
“Posto che l’invito alla delazione e la gogna pubblica sarebbero due strumenti da maneggiare con molta cautela o da non maneggiare affatto, specie in momenti di grande tensione sociale come questo, proviamo a fare con la Sindaca il gioco opposto al suo: fotografare tutte le cose che non ha fatto e che avrebbe dovuto fare, tutti i luoghi in cui non è stata e in cui avrebbe dovuto essere.
Per esempio: dov’era Raggi mentre l’erba dei parchi cresceva a livelli da giungla equatoriale?
Dov’era, mentre le persone facevano fatica a ricevere il buono spesa che serviva loro per sussistere?
Dov’era mentre nei campi rom i bambini restavano senza mangiare anche per due giorni?
Dov’era oggi, mentre l’ennesimo mezzo Atac prendeva fuoco, proseguendo anche nella ‘fase due’ una tradizione gloriosamente inaugurata in tempi non sospetti?
Dov’è, quando con l’estate alle porte ancora non si capisce cosa accadrà sulle nostre spiagge e la questione concessioni balneari, su cui abbiamo anche presentato una petizione come Radicali Roma, diventa ogni giorno più oscura?
Dov’è, mentre ci si prepara a una ripartenza difficilissima in una città inadeguata, inefficiente e arretrata rispetto a tutte le altre capitali europee?
Evidentemente non c’era. In tutte quelle foto la Sindaca manca, e forse è questa mancanza, più che la pur deprecabile presenza di un singolo ‘zozzone’ col divano o di un singolo runner inseguito da un drone nelle uniche foto di cui ha ritenuto di occuparsi, che dovrebbe sollevare indignazione e sdegno. Raggi faccia il suo lavoro con serietà e smetta di gingillarsi coi social, pubblicando status che additano le magagne degli altri per distrarre gli sguardi dalle sue. Perché rispetto agli altri, forse occorre ricordarglielo, ha qualche responsabilità in più. Sarebbe finalmente il caso di adoperarla”.
7 maggio 2020