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Migranti: falso e grave definire l’Italia “porto non sicuro”


Una nave che ha salvato delle persone da un naufragio in mare è, in concreto e sotto il profilo del diritto, simile a un’ambulanza. Il “porto sicuro” serve a portare in salvo, nel più breve tempo possibile, delle vite umane in un posto in cui non debbano temere per la propria incolumità e la propria salute. Il governo nel decreto emanato oggi sostiene che i porti italiani non abbiano più queste caratteristiche solo per le navi straniere che abbiano effettuato interventi di salvataggio.

Evidentemente è falso dal punto di vista tecnico oltre che grave e sbagliato politicamente. Andrebbero messe in atto tutte le misure necessarie atte a scongiurare la diffusione del contagio a partire dalle più stringenti misure di quarantena, ed è inconcepibile che si arrivi ad auto-negarsi la definizione di “porto sicuro”, così su facebook il deputato di +Europa Radicali Riccardo Magi.